Elisir di Fiori di Erba Cipollina (aceto aromatizzato)

5 Giugno 2020Valentina

Prep time: 3 Minuti

Sapete come si dice a Roma quando qualcuno che prima era tutto bello e amichevole, poi si prende collera, si offende per qualcosa che è stato detto e si arrocca per lesa maestade? L’ha pijata d’aceto.

Questa metafora si riferisce a quel qualcuno che all’improvviso da amicone si fa aspro, come il sapore di un vino buono che diventa aceto. A Roma, la parola aceto si pronuncia “asceto”, la c è sempre molto morbida, biascicata.

All’aceto viene attribuita una connotazione di puzza, tant’è vero che una espressione quasi gemella di “pijare d’aceto” è “annà ‘n puzza”, ossia cominciare ad avere cattivo odore. La metafora si usa quando qualcuno diventa palesemente isterico, alterato o irritato tanto da non accorgersi di perdere la faccia davanti ad altri invece di mantenere il controllo di sé stesso.

L’aceto però non puzza, se ci si sofferma bene è un profumo, caratteristico di alcune preparazioni. La scapece, o escabeche alla spagnola, è impossibile senza esso. Se accompagnato alla menta, fresca, odorosa, pungente, ecco qua che il puzzo d’aceto diventa profumo di scapece.

Utilizzo poco l’aceto, prevalentemente appunto nella scapece, sia di melanzane che di zucchine, ma un altro modo in cui lo utilizzo è come alternativa al limone per condire l’insalata, a patto che ci siano dentro, tagliate a velo, delle piccolissime cipolline fresche. A quel punto ho pensato, perché non dare all’aceto stesso il profumo di cipollina per quando non le trovo disponibili? E così ho sfruttato le centinaia di fiori di erba cipollina che il mio giardino mi ha regalato quest’anno per fare questo aceto, dal colore shocking, che è tutto, completamente naturale, a patto che lo prepariate partendo da un aceto di vino bianco TRASPARENTE.

Io utilizzo il Cirio, sempre aceto di vino bianco ma se lo guardate è trasparente. Il più noto Ponti, è giallo paglierino, ed altererebbe il colore finale.

Come si prepara: si porta QUASI ad ebollizione l’aceto (250 ml per 40 fiori di erba cipollina), si versa sui fiori, recisi a filo stelo, senza nemmeno un pochino della parte verde e messi in un barattolo con chiusura ermetica (io uso i Weck) e si lascia per almeno 2 settimane, a temperatura ambiente, non al buio ma nemmeno alla luce diretta del sole. Dove l’ho tenuto io il barattolo? Sulla scrivania, accanto al Mac, come una lavalamp.

Il colore lo assume quasi subito, diciamo dopo 2 giorni è già lilla, e tale credma si intensifica diventando rosa shocking.

Quando pubblicai sulle stories di Instagram questa fotografia nessuno capì cosa ci avrei fatto, e quando ho pubblicato dopo 2 settimana la foto dell’aceto, tutti hanno pensato fosse un profumo, alle rose, ad uso cosmetico. Che mi dite ora? Scioccati dal rosa shocking?

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