Come vi ho scritto nel post delle brioche col tuppo, della cucina siciliana io amo sopra ogni cosa gli anelletti. Non è che sia nulla di straordinario, sia chiaro, è pasta di grano tale e quale alle penne o ai rigatoni. Ma è la forma che mi ha sempre affascinata. Prima si faceva finanche difficoltà a reperire questo formato fuori dalla Sicilia, come accade ad esempio tutt’ora con la pasta tipica di carnevale siciliana, la cinque fori. A Roma gli anelletti li si trovava alla Metro, in formati da ristorante o da Eataly, per testimoniare la loro eccezionalità. Adesso la trovo anche al paesello, della De Cecco. E quando la vedo sugli scaffali, ne prendo due pacchi, sempre, perché a prescindere dalle preparazioni alla siciliana maniera, io uso gli anelletti per qualsiasi preparazione. Pensate che li metto anche nel minestrone al posto dei tubetti.
La ricetta di oggi è una di quelle preparazioni dove ho sostituito un qualsiasi altro formato di pasta al forno con gli anelletti, per l’appunto. Certamente la morte degli anelletti è al forno, nei timballi, e infatti avevo già proposto un timballo simil siciliano con melanzane e anelletti, che potete vedere cliccando qui. Lungi dall’essere la versione palermitana, anzi quando lo pubblicai su Facebook (quando avevo ancora un profilo Facebook, sicché capirete da soli/e che si tratta di ere geologiche fa), Laura, una mia amica di Catania mi disse che a Catania il timballo di anelletti si fa esattamente come lo ho fatto io. Di fatto io non ci ho messo piselli, niente ragù con la carne trita, ma lo preparai, ricordo, come mia mamma prepara la pasta alla siciliana, frutto di tanto scalpore tra alcune facinorose vecchie bacucche dei forum.
Per fortuna, salvo pochi casi che per mia fortuna non incontro più (perché questa gente su Instagram non attecchisce, riservando i propri strali solo su Facebook), su Instagram appunto la gente tende a vedere la sostanza, e a non giudicare. Puristi non ce ne sono, non quelli armati perlomeno.
E sono pertanto convinta che vedere un timballo di anelletti al forno ai quattro formaggi non li farà innervosire, anzi. Avevo visto girovagando annoiata nella sezione Reels di Ig appunto, una sorta di sartù orizzontale, di riso e formaggi cotto al forno in una pirofila ovale, nemmeno lo avevo salvato tanto era qualcosa di essenzialmente semplice da replicare in quanto si trattava di fatto di una ricetta di recupero, o meglio di riutilizzo di quei pezzi di formaggio in fin di vita che tutti abbiamo nel cassetto del frigorifero. Una svuotafrigo con tutti i crismi insomma!
Quel giorno io avevo in frigo del Gorgonzola, troppo poco per farne una crema per gli gnocchi, un pezzo di Taleggio avanzato dal risotto con la zucca, della scamorza, un triangolino di una bella fetta di Emmental e una vaschetta di fettine di Fontina di bassa lega.
Ho preparato velocemente una besciamella lenta col Bimby (ma voi fatela come vi pare, alla vecchia maniera, o usate anche quella bella e fatta eh, non mi formalizzo), ci ho sciolto dentro le fettine di Fontina tritate a coltello, e la ho mescolata agli anelletti cotti al dente, tagliando a pezzettini tutti gli altri formaggi e con il mio immancabile Parmigiano e regolando con pepe a sentimento. Ho trasferito tutto in una pirofila dai bordi alti, ricoperto con besciamella e abbondante Parmigiano e una mezz’ora di cottura in forno ha fatto il resto. E’ una ricetta di una semplicità imbarazzante, altamente personalizzabile, ragion per cui la scheda ricetta non c’è.