Ho già avuto modo di dirvi qui che a me le verdure ripiene piacciono, e anche molto, purché nel ripieno non ci sia la carne trita. Non so dirvi la ragione precisa, trovo che o resta molle, tra umori della carne e umori della verdura, che mi pare di mangiare sempre una barchetta (sia essa di zucchina che di melanzana) lessa e ripiena di carne trita come me la cuoceva mia nonna quando stavo male…. al piatto, a bagnomaria, col filino d’olio.
Non so voi ma io alcuni piatti li ricollego alle mie malattie da piccola, e le verdure ripiene, per via della carne, mi ricollegano appunto a quando dovevo mangiare “in bianco”. L’in bianco di nonna non era mai riso bollito o pasta in bianco, prevedeva sempre una proteina cotta in questo piatto che diventava uranio incandescente e sta carne galleggiante. Perciò i miei ripieni non includono MAI la carne. Faccio finanche difficoltà a mangiare il ragù o a mangiare le lasagne che hanno sugo e carne trita insieme.
Nella tradizione culinaria napoletana, ci sono delle melanzane ripiene che adoro, si chiamano mulignane a scarpone. Non le ho mai fatte per casa e per il blog, perché il procedimento è tutt’altro che veloce e soprattutto tutt’altro che light.
Ora mi direte: e da quando in qua tu ti preoccupi del light?
Che vi devo dire, più del light io in questo periodo mi preoccupo di avere poco lavoro da fare e cose molto sazianti e gustose. Il caldo mi sta tagliando le gambe, non riesco a stare in cucina. Metto le cose a cuocere e scappo via, e il fornello mi surriscalda più del forno, potenzialmente. Per questo mi sento di dire che sono parte di quel team di temerarie che accendono il forno in estate. Perché metti una cosa dentro e devi solo aspettare i tempi di cottura. Il fornello impone la presenza vicino a quella fiamma sempre accesa, che nel mio caso sta proprio accanto alla panza sblusata.
Avrò quindi tempo, appena rinfresca (pare che Agosto sarà un mese di piogge e non vedo l’ora), di preparare le mulignane a scarpone, ma oggi vi preparo qualcosa di altrettanto sostanzioso ma più leggero, e soprattutto meno impegnativo da cucinare.
Innanzitutto lasciate che vi dica che per fare le melanzane ripiene, a barchetta, occorre trovare le melanzane lunghe, strette e lunghe. Purtroppo, almeno dove abito io, è tutto fuori misura, le melanzane che trovo sono o quelle tonde color porpora vescovile, o quelle a forma di enorme pera che pesano 1 kg ciascuna. Per questa preparazione occorrono quelle che nel napoletano utilizzano per la parmigiana (io invece uso quelle che trovo), sottili, e possibilmente che siano dritte.
Quando le ho trovate tra i banchi di verdura della Lidl, ho iniziato a sceglierle, le appoggiavo sulla mensola del piano superiore dove c’erano cetrioli e frutti di bosco, per vedere se erano stabili… ma dopotutto la deformazione fotografica si vede anche in queste piccole cose. Insomma scelte le mie melanzane perfette, avrei potuto rifare a casa una ricetta vista sul blog di Cook Around, a firma di tale Vittoria70. A me sono venute più carine, perdonatemi l’immodestia, forse perché, avendo utilizzato più pomodorini, la farcia è venuta più rossa e la ho compattata meglio. Però di fatto anche quelle di Vittoria70 erano stupende, tant’è che mi hanno fatto gola e le ho salvate per poterle preparare.
La ricetta, come vi dicevo, è facile, sì occorre il forno, utilizzato ben due volte, la prima per cuocere le melanzane vuote e scavate, la seconda per cuocerle ripiene di questa farcia del tutto vegetariana. Ma credetemi se vi dico che alla fine ne sarà valsa la pena. Il ripieno è davvero delizioso, non ho tolto né aggiunto nulla alla ricetta originale perché ho ritenuto fosse ben golosa e bilanciata così come la avevo letta. E sono state un successo. Oddio, quel giorno in cui le ho preparate, avevo mio fratello a pranzo da me, e vuoi perché avevamo anche fatto una grigliata di quelle storiche i termini di sapore ed abbondanza di carne, vuoi perché sono preparazioni a cui lui forse non è avvezzo, non credo che gli siano piaciute tanto da richiedere il bis.
La prossima volta che le preparerò (il 20 luglio, al mio compleanno), al posto del Grana previsto nella ricetta originale, che avevo già sostituito col Parmigiano Reggiano, non amando il Grana Padano, lo sostituirò con un mix di Parmigiano e di Scamorza affumicata grattugiata.