Nonostante io sia una delle compratrici di riviste di cucina più maniacali, da qualche anno ho scoperto Zinio ed Issuu. Lì riesco a sottoscrivere abbonamenti alle riviste di tutto il mondo, ovviamente quelle di cucina nel mio caso, senza accumulare carta sugli scaffali del mio ripostiglio che, seppur enorme, inizia a mandarmi segnali inequivocabili di sovraffollamento.
Mentre Zinio è più che altro una edicola virtuale, dove acquistare riviste, su Issuu invece le riviste si possono anche pubblicare, sia riviste tanto quanto album di lavori da mostrare (uno su tutti le raccolte dei lavori fotografici di Monique d’Anna delle allieve dei suoi corsi di Food Photography), in maniera elegante e soprattutto professionale. Dopotutto quando si parla di riviste, è implicito che esse, tecnicamente o virtualmente, debbano essere sfogliate. Il resto sono solo chiacchiere e nozze coi fichi secchi.
Tra le riviste di nuova generazione io sono innamorata della rivista di Say Good, il gruppo community più figo del web, di colleghe foodblogger che, oltre a divulgare ricette meravigliose e corredate da fotografie da sogno, si sfoglia virtualmente su Issuu. Una rivista vera, che si sfoglia, non una rivista wannabe.
E’ proprio dalla rivista Say Good che ho preso la ricetta di questi favolosi biscottini salati alle olive e rosmarino, a firma di Chiara Selenati, autrice del blog That’s Amore.
E’ stato amore a prima vista, con la sua foto. Ma in fondo funziona così, devi essere attratto dalla foto di un cibo che non puoi assaggiare né annusare, per aprire un articolo o una ricetta. Anche se oramai quelle che non sanno fotografare e non hanno un minimo di gusto e senso estetico, preferiscono ridurre a poca cosa le fotografie di food anziché mettersi giù in un bagno di umiltà ad imparare. Ma poi i risultati si vedono, quando qualcuno si approccia alle ricette proposte dalle varie “testate”.
C’è chi ha 0 commenti ed interazioni e ci sono invece ricette, come nel caso di quelle proposte da Say Good, che invece vengono fatte e rifatte, e condivise.
In un mondo dove non si può assaggiare tutto, dicevo, ciò che attira a leggere un articolo o una ricetta, sono le fotografie. E di tecnica fotografica e di bellezza, Say Good è pieno. No, non è una captatio benevolentiae nè una leccatio culii, io non ne faccio parte di Say Good e sono refrattaria a qualsiasi raggruppamento. E’ proprio un meritato encomio che mi sento di fare a una rivista che entra di diritto nella TOP 10 delle mie preferite.
Questi biscottini poi sono buonissimi, croccanti al punto giusto e racchiudono in sé i miei profumi preferiti: le olive e il rosmarino. Hanno quindi mantenuto le aspettative che avevo, avendoli visti solo in foto. Sono la materializzazione di quella teoria che vi dicevo: il buono, quando è buono e ben fatto, si vede!
Il mio giardiniere aveva appena potato la mia piantagione di rosmarino e ne avevo tantissimo da utilizzare, e così, oltre all’olio aromatizzato e all’acqua profumata da spruzzare sul manto dei miei cani per tenere lontani ospiti indesiderati, ho pensato di mettere mano a questa ricetta salvata tra i preferiti oramai da qualche mese.
La sola differenza che ho apportato alla ricetta è stata la teglia. Mentre Chiara utilizza uno stampo quadrato e taglia poi a metà i biscotti prima della seconda cottura che li rende dorati e croccanti, io ho preferito (ma è un mio problema legato all’essere irrimediabilmente una OC) utilizzare uno stampo da pane o cake, definitivamente più lungo e meno largo di quello di Chiara e ho avuto biscotti perlomeno regolari… e forse ho aggiunto più olive, adorando loro e il loro profumo sprigionato in cottura.