I brownies sono la risposta americana ad un dolce francese che si chiama moelleux au chocolat. Si tratta di una torta al cioccolato molto morbida, dalla consistenza corposa, chewy come dicono in America, elastica, e con l’interno fudgy come dice Martha Stewart, umido e quasi budinoso, ricoperta da una crosta lucida che, se fatta bene, non ha bisogno di essere nascosta da zucchero a velo.
Il nome brownie è dato dal colore, essendo composto essenzialmente da cioccolato fondente e cacao. Esiste anche la versione col cioccolato bianco e le noci pecan, frutto secco tipicamente americano, e indovinate un po’ come si chiama? Blondie, naturalmente! E poi esiste la versione fatta con il Thè Matcha, che io detesto, i Greenies, ça va sans dire.
Oggi vi propongo la ricetta originale americana per preparare dei brownies perfetti. Raramente mi autoincenso, ma stavolta consentitemelo.
Per tanto tempo mi ero affidata alla ricetta del libro Le Ricette di Culto di New York, ma da quando ho scoperto la ricetta di Martha Stewart, ebbene non la lascio più. Delle ricette di culto conservo solo la procedura finale prima di infornare la teglia, ossia accarezzare la superficie, sfiorandola, con le mani bagnate. Questo conferisce ai brownies una crosticina lucidissima.
Come ho tenuto a precisare nelle note però, ho diminuito drasticamente la quantità di zucchero presente nella ricetta della Martha, perché 1 cup di zucchero semolato e una di zucchero di canna, erano davvero troppe. Con esperimenti nel tempo ho decretato che 180 grammi di zucchero, sia esso semolato o di canna (a voi la scelta) erano sufficienti.
Il segreto nella realizzazione di brownies perfetti sta tutto nel lavorare benissimo tutti gli ingredienti, affinché siano ben montati, e di lavorare pochissimo la farina, che va aggiunta rigorosamente come ultimo ingrediente. I brownies non prevedono assolutamente l’utilizzo di lievito. E inoltre è necessario procurarsi una teglia delle dimensioni giuste, 20×20 cm non di più, per le dosi degli ingredienti che vi ho indicato. E’ solo in questa maniera che potete stare certi di avere i brownies dell’altezza e consistenza e umidità giuste. Anzi, perfette!
Vi invito, se avete padronanza con la lingua inglese, a leggere questo articolo presente sul sito di Martha Stewart, sulla differenza tra i cakey brownies e i fudgy brownies, cliccando qui.
La ricetta è stata rifatta da Lucia Melchiorre, del blog Le Ricette di Luci, per il mio bimestre come vincitrice del The Recipe-tionist. Questo è il link per vedere la riuscita della ricetta rifatta da Lucia.