Sia benedetto il giorno in cui ho deciso di abbandonare Facebook (tranne che la gestione della pagina, che diciamocelo, non mi porta quasi più nulla) per approdare sulle più felici spiagge di Instagram. Non avrei conosciuto molti profili, sia con che senza blog, che per me sono continuamente fucine di spunti, di idee e di ricette prese per intero. Con quel sano spirito di condivisione che, lasciatemelo dire, tra le vecchie megere di Facebook purtroppo non alberga. Per fortuna su Instagram questa gente non attecchisce, sono troppo pochi i caratteri con cui lanciarsi strali di guerra e per le loro prosopopee inutili e lezioncine sugli usi delle bacchette cinesi da latte alle ginocchia. Facebook puzza terribilmente di vecchio, e non se ne rendono conto. O forse sì, e quindi guardano a Instagram come la volpe guarda all’uva posta troppo in alto.
Ad ogni buon conto, è su Instagram che ho incrociato il profilo Bianco d’Uovo di Chiara e Marianna, campane, che preparano cose di una bellezza unica, golosità commovente, corredate da spiegazioni al limite della scienza esatta, dal biscotto alla creazione ex novo di una pasta madre e un li.co.li.
Qualche giorno fa hanno pubblicato una foto stupenda di caramelle mou, quelle morbide e appiccicosette, non dure come le Alpenliebe, per capirsi. Le MaryJane, quelle avvolte con la carta e infiocchettate ai lati, moooolto anni 70/80, che le masticavi e ti restavano per sempre nell’incavo dei molari.
Inutile dirvi che le ho rifatte quasi subito, tempo di acquistare gli stampi in silicone per cioccolatini su Amazon. In un mare di stampi a forma di bestiola e di cuore, ho trovato degli stampi a forme miste, dal mini budino al quadrato tridimensionale, tra cui anche queste tonde, simil castello di sabbia sulla spiaggia, e mi sono lanciata.
Ho però probabilmente cotto troppo poco la panna e lo zucchero, spegnendo il fuoco appena ho visto raggiungere al composto questa gradazione di colore ambrato/marroncino chiaro. Infatti appena la piccola Chiara, bambina biondissima che per rispetto della sua tenera età ho fotografato solo nella parte del busto facendomi fare da modella per le foto, le ha toccate, si sono sciolte con la sola imposizione delle dita. La prossima volta cuocerò ancora un po’ di più, perché le rifarò a brevissimo.
Se non volete utilizzare gli stampi di silicone per cioccolatini come ho fatto io, Marianna e Chiara consigliano di versare il composto in una teglia e, da solido (ci vorranno diverse ore), tagliarlo in quadratini con un coltello a lama liscia e lunga. Chiaramente io da O.C. ho usato gli stampini, ça va sans dire.