Carbonade Flamande

3 Agosto 2017Valentina

Prep time: 20 Minuti

Cook time: 3 Ore

Serves: 4

– “Mmmm che buona deve essere questa torta salata ai broccoletti e salsiccia, posso usare la verza?”
– “NO!!!!!!”

Ebbene, sappiate che ogni volta che vi rispondo dicendo cose tipo “Certo, la verza ci starebbe benissimo, anzi poi fammi sapere“, vi sto maledicendo, e un grosso, cubitale e categorico “NO” è la sola risposta che vi vorrei dare.

Io non ce l’ho con voi, sia chiaro, miei pochi lettori perlopiù familiari, ma se i broccoletti, o il ghee, o la cipolla non vi piacciono, che dite a fare “quanto è buona” una cosa che ho pubblicato e cucinato proprio con quegli ingredienti che volete sostituire e fotografato magari sfidando la bora sul portico?

Poi per fortuna esistono giochi come The Recipe-tionist che impongono, a me per prima, di non cambiare (o omettere) nulla se non UNO solo degli ingredienti della ricetta del vincitore del mese, senza fracassare le gonadi alla suddetta vincitrice (o i cabbasisi nel caso di vincitore masculo) e assumendosene per primi la responsabilità della scelta.

Questo mese è toccato a Patrizia vincere il  The Recipe-tionist e la mia gioia è stata indescrivibile per due motivi.

Il primo è che il suo blog è fonte inesauribile di spunti, di ricette superprovate, supergolose e superinvitanti, e secondo perché anche io ero in nomination tra i 5 finalisti, sì, proprio io che non ho vinto mai niente se non un Carletto di pelouche grattando un codice sulla scatola dei Sofficini e chiamando un numero a pagamento di 1000 euro al minuto più scatto alla risposta (direi perciò che non posso considerarla una vincita ma un oggetto praticamente acquistato al telefono) e che ho trovato pure un Ovetto Kinder senza sorpresa dentro!

Ma adesso che ci penso un’altra cosa la ho vinta, ma per ragioni che ben comprenderete leggendo, avevo rimosso il premio.

Alla Fiera dei Morti di Perugia, una 10ina di anni fa, andai ai Baracconi, la zona dove non ci sono le bancarelle di vendita ma le giostre e i tirassegno.

C’era una riffa in corso, fatta da un battitore d’asta improbabile che con un microfono urlava la qualunque da un tir tutto tempestato di lucine. Per 2 soldi presi un biglietto ed estrassero il mio numero.

Già lì la vergogna. Se avessi avuto un buco vicino mi ci sarei infilata dentro.

Ero in Smart, avevo vinto una lavatrice, e questo qui mi chiese se volevo cambiare…. per ragioni logistiche dissi di sì, e mi propose un prosciutto intero, unghie incluse… rifiutai anche quello, morta di vergogna per gli insulti tipo “che chiappe” che sentivo nel pubblico… alla fine il banditore mi fece scegliere una busta tra 4 o 5, e cosa vinsi? Un enorme pouff di pelouche a forma di maiale, rosa fuxia, che ho dovuto legare sul tetto della smart a finestrini socchiusi con una corda unita alla cintura del mio trench.

Questo pouff è rimasto per qualche tempo a casa di mia madre, che con un malcelato orrore lo sistemò in quella che era la mia cameretta, e che appena ha potuto ha fatto sparire.

Ed è quindi con gioia che mi sono avventurata nell’epica ed ardua impresa di scegliere (solo) 3 ricette tratte da Andante con Gusto, il blog di Patrizia Malomo.

Dopo due sfide consecutive a suon di dolci, con una dose di zuccheri assunti che non vorrei quantificare, tra Tiramisù e Macarons, mi sono tuffata direttamente nelle sezioni Pasta, Ricette di Carne, Piatti Unici, alla disperata ricerca di sugna, grassi e sale dell’Himalaya.

Risultato: 13 preferiti tra cui scegliere. E mi sono dovuta fermare.

Così ho chiuso gli occhi e mi sono fatta leggere i titoli delle ricette.

La Carbonade Flamande ha vinto, con applauso del dentista e brontolìo di stomaco.

A questa ricetta perfetta ho sottratto l’alloro perché nonostante il giardino del vicino sia pieno di alberi di alloro da cui per mesi ho attinto a piene forbiciate, quest’estate sono stati passaggio di meravigliosi SCOIATTOLI (sissignore anche se erano grigi e avevano la coda e le orecchie rosa erano sicuramente scoiattoli) che si recavano agli alberi di fichi sempre del vicino, e ho smesso di rubarlo. E mi sono dimenticata di comprarlo al supermercato.

Una prece per me che ho mangiato tutta la Carbonade Flamande, la cui ricetta trovate di seguito, completamente tratta dal blog della Patty e con cui partecipo al The Recipe-tionist di Gennaio/Febbraio 2017.

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Carbonade Flamande di Patrizia Malomo

  • Prep time: 20 minutes
  • Cook time: 3 hours
  • Total time: 3 hours 30 minutes
  • Serves: 4

Uno stracotto alla birra tipico della Vallonia, per il The Recipe-tionist di Flavia di Gennaio/Febbraio 2017, dal blog della Patty, Andante con Gusto.

Ingredienti

  • 1 kg di Spezzatino di Manzo
  • 600 grammi di Cipolle bianche, ma anche dorate vanno benissimo
  • 1/2 litro di Birra scura
  • 120 grammi di Burro chiarificato
  • 2 o 3 foglie di Alloro
  • 3 rametti di Timo
  • 1 cucchiaio colmo di Zucchero Muscovado, o in alternativa zucchero di canna
  • 2 cucchiaino di Senape forte
  • 1 cucchiaino di Spezie miste in polvere, noce moscata, chiodo di garofano, zenzero e cannella
  • Sale fino
  • Pepe nero

Procedimento

  • 1)

    Mettete la carne in una ciotola e versateci sopra un paio di cucchiaiate di farina. Coprite la ciotola con un piatto tenendo ben chiuso e shekerate bene con energia. I vostri pezzi di carne si infarineranno in maniera omogenea velocemente. Eliminate la farina in eccesso.
    Un una casseruola antiaderente fatte fondere la metà del burro e in base alla larghezza della casseruola, rosolatevi la carne suddivisa in porzioni, per far si che i dadi di carne stiano tutto comodamente sulla base e si possano rosolare uniformemente. Fate questa operazione in due o tre tempi se necessario. Trasferite la carne rosolata in una ciotola e proseguite con il resto. Non eliminate i liquidi che verranno rilasciati dalla carne ma teneteli da parte. 
    Se necessario, deglassate il fondo della casseruola con mezzo bicchiere di birra.

  • 2)

    Pulite le cipolle e tagliatele a rondelle dallo spessore di 5 mm.
    In una larga pentola dal fondo pesante (di ghisa sarebbe perfetto), sciogliere il restane burro chiarificato quindi una volta caldo, versatevi le cipolle e cuocete a fiamma media, rosolando le cipolle ma stando molto attenti a non bruciarle. Abbassate la fiamma, salate leggermente, aggiungete uno o due cucchiai d’acqua e proseguite la cottura coperta per c.ca 15 minuti. 
    Passato questo tempo, aggiungere un cucchiaio raso di farina e mescolate bene con un cucchiaio. Aggiungete se necessario un goccio d’acqua.
    Aggiungete la birra, la carne ed i suoi succhi, l’alloro, il timo, le spezie, sale e pepe. Alzate la fiamma e portate a bollore.

  • 3)

    Dal momento del bollore, abbassare la fiamma al minimo, coprite con il coperchio e cuocete per almeno 3 ore. Mescolate ogni tanto ed aggiungete birra se necessario.
    Nella versione tradizionale al momento dell’abbassamento della fiamma, si aggiungono delle fette di pane fresco spalmate di senape con il lato condito sullo stufato e si lasciano fino a fine cottura. Naturalmente il pane via via si frantuma contribuendo a creare un intingolo cremoso e golosissimo.
    Mezz’ora prima della cottura va aggiunta la senape e lo zucchero.
    Il muscovado con il suo tono aromatico, è perfetto per questa preparazione.Prima di servire, eliminate l’alloro e servite con le patate e se vi piace, con crostini di pain d’épice tostati in padella con una noce di burro. E naturalmente con un buon bicchiere di birra!

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