Caserecce con Calamari e Nduja

27 Febbraio 2019Valentina

Prep time: 10 Minuti

Cook time: 20 Minuti

Serves: 4

Seguo su Instagram il profilo social del Peperoncino di Calabria, e nonostante io ami il peperoncino, ammetto la mia debolezza, vengo attratta solo dalle fotografie dei piatti in cui viene utilizzata la nduja.

Ho conosciuto la nduja anni e anni fa, quando ancora possedevamo la villa a Marina di Sibari. In quella strada ci conoscevamo tutti, famiglie da ogni parte d’Italia, per lo più napoletani e pugliesi, da giugno fino a settembre condividevano un viale, il sole della Calabria e quella sabbia che in nessun altro posto ho ritrovato. Sibari mi manca, mi manca quella spensieratezza, la comitiva, amici che venivano a chiamarti per andare al mare o solo a fare un giro in bicicletta facendo una scampanellata ai campanelli mezzi arruginiti delle mountain bikes o delle Graziella. La tranquillità di uscire e stare a zonzo tutto il giorno senza paura, nemmeno da parte dei genitori che ci lasciavano liberi come se l’intero villaggio fosse l’estensione del proprio giardino.

Nella mia via abitava una famiglia calabrese che, seppure la propria cosa fosse a Trabisacce, un paio di paesi più in là voglio dire, avevano lo stesso una villetta a Marina di Sibari. Lui, Salvatore, che ora non c’è più, era originario di Civita un piccolo paese nel cuore del Parco Nazionale del Pollino ed una delle comunità storiche di albanesi in Italia. Il dialetto, o per meglio dire, la lingua principale di Civita è infatti l’arbëresh. Una folta comunità di albanesi venne qui, in questo posto che di fatto, stando tra le rocce, è simile al paesaggio albanese, per sfuggire ai turchi nel XV secolo.

A Civita, Salvatore ci portava una volta ogni estate, a mangiare in un ristorante rinomatissimo, la Kamastra, e fu lì che ebbi il mio colpo di fulmine con la nduja. La maggior parte delle portate del ristorante infatti prevede l’aggiunta della nduja, dalle bruschette, alla zuppa di legumi, alla pasta. La prima volta che la mangiai, mi lacrimavano gli occhi e mi sgocciolava il naso, era agosto, non capivo se facesse caldo o stavo per prendere fuoco. Uscii dal ristorante con la bocca che nemmeno Alba Parietti ai tempi d’oro, e nonostante avessi giurato che non la avrei mangiata mai più, tornata a casa la prima cosa che comprai, in un autogrill nel viaggio di ritorno dalla Calabria fu un vasetto di nduja spalmabile e ad oggi, nel mio frigorifero, un budellino di nduja lo si trova sempre.

Quando posso, la metto ovunque, preparo un pane arrotolato davvero eccezionale, con nduja e scamorza affumicata, tanto per dirne una (e ora che ci penso potrei anche prepararlo ancora e farci le foto per condividerlo sul blog). Ci ho preparato un hamburger per un panino a tutta Calabria. E oggi ho preparato, ispirata (oggi si dice così quando si copia una ricetta) da una foto vista sul profilo IG di Peperoncino di Calabria, la pasta con calamari e nduja.

Si tratta di un piatto di pasta decisamente impegnativo. Ad una base di pasta col sugo di pomodoro classica, si aggiunge una quantità importante di nduja, che si scioglie nel sugo in cottura, e si aggiungono dei calamari cotti a parte. E’ molto semplice ma altamente saziante, ed è quello che ci vuole in giornate fredde come queste.

Quello che vi consiglio è di scegliere dei calamari grossi, perchè una volta svuotati dalle interiora e dal pennino, privati della pelle e delle alette e conservate le zampine, rimane poca roba. Vanno tagliati a striscioline ed è per questo che io ho voluto appositamente mantenere il formato di pasta utilizzato dei cuochi di Peperoncino di Calabria, perché, una volta cotti ed assemblati nel piatto, caserecce e calamari si confondono.

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Caserecce con Calamari e Nduja

  • Prep time: 10 minutes
  • Cook time: 20 minutes
  • Total time: 30 minutes
  • Serves: 4

Un primo piatto dal sapore intenso.

Ingredienti

  • 400 grammi di Pasta Corta, io Caserecce
  • 4 Calamari grandi
  • 200 grammi di Passata di Pomodoro
  • 1 Cipolla grande
  • 50 grammi di Nduja, riducete anche a 30 grammi, volendo
  • Olio extravergine di Oliva
  • Sale fino
  • 1 mazzettino di Prezzemolo fresco

Preparazione

  • 1)

    In una padella versate un filo d’olio extravergine d’oliva e fate rosolare la cipolla tritata. Aggiungete la salsa di pomodoro, un goccio d’acqua e un pizzico di sale. Fate cuocere per qualche minuto e aggiungete quindi la nduja.

    In un’altra padella saltate velocemente i calamari e trasferiteli poi nella padella con il sugo. Lasciate cuocere mescolando di tanto in tanto fin quando la salsa risulterà ben ristretta.

    In una pentola preparate intanto l’acqua per la pasta. Una volta portata a bollore, cuocete la pasta scolandola al dente. Versate la pasta nella padella con il condimento, aggiungete una spolverata di prezzemolo tritato e mescolate bene affinché si amalgami bene con il sugo.

Nota

Per quanto riguarda il formato di pasta scegliete quello che gradite purché in formato corto, io ho utilizzato le caserecce Di Martino, che avevo trovato una settimana prima al Carrefour a Civitavecchia. E la ho usata perché di fatto ricorda le listarelle di calamaro, confondendosi con esso.

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