Ho disprezzato per anni il radicchio perché, diciamocelo, è amaro. Quando mia madre preparava in uno dei periodi di dieta di mio padre, l’insalata mista col radicchio dentro, io finivo per fare l’autopsia a quella che era la mia razione, togliendo qualsiasi pezzetto, seppur microscopico, non fosse verde. Alla stessa maniera detestavo i ravanelli (continuo a detestarli, ora che ci penso) per la stessa identica ragione. Se il cuore è quasi insapore, guai a toccare la parte fuxia: veleno, per me! Immaginatevi quindi l’insalata mista di mia madre, con radicchio, indivia, lattuga, iceberg, cipollotto fresco e ravanelli. Ecco.
Andammo poi da amici dei miei in Emilia e la padrona di casa preparò delle tagliatelle buonissime, con radicchio, porri e speck. All’epoca non mi interessavo proprio di cucina, ho scoperto poi che l’abbinamento radicchio, speck e porri è quasi comune tanto quanto la pasta col sugo, ma all’epoca per me fu una scoperta. Tant’è vero che tornati a casa, la preparammo diverse volte e ancora oggi mia mamma la prepara come terza alternativa di pasta ai pranzi o cene delle feste natalizie. Il radicchio cotto mi piace tantissimo, non lo avrei mai detto, soprattutto in unione con i porri, ma diventa marrone. Niente da fare, hai voglia a cercare anche di cuocerlo il meno possibile, da crudo ha quel colore fantastico, ma da cotto è color cacca! Lo cucino spessissimo, ho preparato spesso e mai pubblicato anche delle buonissime crepes di Sara Sguerri, con gorgonzola e radicchio, ma sono infotografabili.
Poi girovagando nel web ho trovato un pesto di radicchio che era incredibilmente rosa. Radicchio cotto, eh! E ho scoperto che c’è un trucchetto per lasciarlo rosa:il succo di limone. Se ben dosato non ne altera nemmeno il sapore, e ho voluto provare. Sulla pasta diluito rende poco, ma vi assicuro che è rimasto rosa! In realtà chiamarlo pesto è anche sbagliato, si frulla, e viene cotto, ma diciamo che pesto lo intendiamo qui come condimento cremoso per la pasta, ok?
Si fa in pochissimo tempo, non resta nemmeno amaro (a patto che non compriate e utilizziate quello tondo, per quello io non ho alternative) e l’unione con la frutta secca, che siano noci o mandorle, o un mix di entrambe, lo rende un condimento completo per un ottimo piatto di pasta.
Chissà poi che con l’aggiunta del limone per lasciarlo rosso/violaceo, non riuscirò a preparare e fotografare per il blog anche un delizioso secondo, sempre col pollo, cotto in padella con porri e radicchio. Stay tuned.
1 Comments
cristiana
5 Dicembre 2018 at 11:01
Guarda se questo trucco mi svolta il colore ti vengo ad osannare. Amo il radicchio, ma a prescindere dalle foto, quel colore merdina di cane mi lascia sempre una nota stonata