Mi sono sempre rivista in un buffo link che girava su Facebook anni fa, riguardo i blog di cucina apparentemente semplici ma che di fatto “impongono” ingredienti insoliti e a volte di difficile reperibilità. Non sono riuscita a ritrovarlo, ma recitava più o meno questa frase: “e poi ci sono quelle ricette SEMPLICISSIME del tipo, aggiungi una manciata di semi di sesamo egiziano, un po’ di sale dell’Himalaya e un cucchiaino di curry affumicato del Nepal”.
Quando gli amici Fabio ed Annalù promossero una sfida a colpi di cheesecakes, pensai di trasformare un dolcetto persiano che di fatto non ha un nome, ma che racchiude in un singolo morso tutti i sapori ed i profumi che appartengono così fortemente a quelle terre, in una cheesecake.
Avevo sempre preparato un dolce dessert di fine pasto a base di ricotta profumata e stratificata al bicchiere, senza mescolare, così che se ne vedessero gli strati. Ricotta setosa mescolata a panna montata con acqua di rose, cardamomo e buccia di arancia, alternata a strati tra essi separati da granella di croccante di pistacchi, datteri cubettati, scaglie di cioccolato, e arricchito alla fine da pochissimi preziosissimi pistilli di zafferano.
E così ho pensato di mescolarli invece tutti insieme nella parte “formaggiosa” della cheesecake, ed hanno dato vita ad una torta golosissima, dal colore unico, che rassomigliava per altro alle rose che sono fiorite proprio i giorni scorsi nel mio giardino, rosse con la sfumatura ocra, nonostante siamo a Gennaio.
So che ora non tutti hanno a casa il cardamomo, né l’acqua di rose (che non è il tonico struccante in bottiglietta blu), ma vi anticipo già che questa ricetta non prevede i “senza”. Senza acqua di rose e senza cardamomo, state mangiando un’altra cosa. Senza arancia e senza zafferano, idem. O trovate tutto o non potete sostituire od omettere niente. Cambiate ricetta. Sia che la prepariate al bicchiere, sia che vogliate rifare questa cheesecake.
Quella rosa di cui vi parlavo ho voluto utilizzarla e così ne ho cristallizzato alcuni petali.
Chiaramente quanto è scontato per me non è detto debba esserlo per tutti. Premesso che le rose cristallizzate potete evitarle laddove decidiate di rifare questa cheesecake, assicuratevi che siano rose che è possibile mangiare. Le rose devono essere edibili e in questo caso non trattate con concimi o antiparassitario alcuno. Questa è una rosa che ha una storia, una rosa di famiglia con cui è stato fatto lo sciroppo da e per anni, piantata nel mio giardino quando ho lasciato la casa paterna e ne ho avuta una mia. Zafferano iraniano e pistacchi della stessa origine. Ma questa è solo una mia fissazione. E ho preferito utilizzare semi di cardamomo macinati da me al mortaio piuttosto che utilizzare la polvere già pronta di cardamomo. Stesso dicasi per lo zafferano: volevo che il sapore si sentisse e perciò solo in questo caso ho utilizzato la polvere. Nella versione al bicchiere utilizzo i pistilli.
Per la base ho frullato dei semplicissimi biscotti di pasta frolla al cioccolato, col burro.
E ovviamente, siccome sapete quanto io sia maniaca, sarebbe preferibile reperire dell’acetato/pvc alimentare per sigillare i bordi della tortiera a cerniera che utilizzerete, per evitare le smagliature esterne che la carta forno classica alla fine dà a tutti i dolci e le torte, cotti e non.
2 Comments
Raffaele
27 Dicembre 2020 at 18:04
Gentilissima Valentina,
mi sono imbattuto oggi in questa tua deliziosissima ricetta, che mi ha letteralmente stregato. Complimenti per la creatività!
Vorrei proprio cimentarmi, però ho una domanda: negli ingredienti compaiono anche 100 grammi di cioccolato bianco, che poi nella ricetta non vengono mai più ripresi. Come si devono unire alla farcia?
Ringraziandoti anticipatamente per la risposta, ti auguro in ritardo Buon Natale e in anticipo Buon Anno!
Raffaele
Valentina
31 Dicembre 2020 at 7:25
grazie per i complimenti e anche per avermi fatto notare che ho dimenticato il passaggio del cioccolato bianco. esso va solo sciolto ed aggiunto al composto formaggioso prima del raffreddamento in frigorifero. ora correggo il procedimento. buon anno Raffaele