Il cocktail di gamberi è un antipasto classico a base di pesce molto in voga negli anni ’70 e ’80 e ho deciso di pubblicare questa ricetta proprio oggi in cui Roberto, amante di quegli anni in modo maniacale, come quelli che scendono dalla nave di Costa Crociere ma non mentalmente restando per sempre sui ponti in mezzo al mare, compie 50 anni! Quale celebrazione migliore se non riproponendo un classico di quegli anni d’oro?
Si tratta di una ricetta intramontabile, sopravvissuta anche ai nostri giorni in cui si è alla ricerca di leggerezza e di gusto e che ha attraversato tutte le mode. E’ sempre adatto ad essere proposto anche per le occasioni importanti, magari servito per un aperitivo all’interno di bicchieri da Cosmopolitan o in ciotoline un po’ più particolari piuttosto che nella classica conca di foglia di insalata lattuga.
Sebbene il procedimento per realizzare il cocktail di gamberi sia molto semplice e veloce, la differenza per la buona riuscita di questa ricetta sta nella scelta degli ingredienti: i gamberi, che si accompagnano alla Salsa Rosa (o Salsa Cocktail) e croccanti foglie di lattuga, vanno acquistati freschissimi.
La salsa cocktail, che in America è conosciuta come Marie Rose Sauce, è un condimento freddo utilizzato come accompagnamento per i crostacei, grazie al suo inconfondibile aroma di Brandy.
E’ però piuttosto comune trovarla anche abbinata a sandwich di vario tipo, in particolar modo quelli con il prosciutto cotto, con il pollo o con il roastbeef.
La ricetta della salsa cocktail, di colore rosato e dalla consistenza vellutata, è piuttosto facile da preparare e prevede, fra gli altri ingredienti, l’utilizzo della Maionese e della salsa Worcestershire.
La versione moderna della Marie Rose vede l’utilizzo del Ketchup, ma la versione originale è formata da un blend di pomodori freschi, maionese, salsa Worcestershire, succo di limone e pepe.
Una salsa molto simile si trova in America con il nome di Fry Sauce, una salsa rosa che trova con le French Fries (le patatine fritte) la “morte sua“. E’ una salsa che si compone di due parti di Maionese e una parte di Ketchup, ed in Germania è venduta con il nome di Rott Weiss in tubetti simili al dentifricio Aquafresh. Ed esiste ancora una salsa simile, in Canada, chiamata Thousand Islands dressing, il cui nome trova origine nelle Thousand Islands tra lo stato di New York e l’Ontario, e in Argentina la stessa salsa si chiama Salsa Golf.
Sebbene si possano solo assemblare salse che si trovano tra gli scaffali del supermercato, per avere una Salsa Rosa comme il faut, la prima cosa da fare è preparare la maionese in casa.
La maionese è una delle salse più famose e diffuse nel mondo, ma la sua origine è da sempre discussa.
Ci sono due versioni tra le più accreditate riguardo l’origine della Maionese: la prima è che il nome della maionese deriva dalla città spagnola di Mahon, dove nel 1757 il cuoco militare di Armand de la Porte, duca di Richelieu, improvvisò, una salsa a base di olio crudo e tuorlo d’uovo. La seconda versione è che il nome maionese derivi da un antichissimo vocabolo francese Moyeau (si pronuncia Muaiò) che significa tuorlo d’uovo.