Io lo so che davanti tutti storcete il naso… “noooo, Benedetta, p’ammore ‘e ddije“… E poi alla fine la consultate tutti. Io non mi vergogno a dire che Benedetta Rossi, quella che dice “Io lo faccio cushì” e “L’ho fatto in gasa per voi” io la amo e sono tra le poche che non vorrebbe spezzarle il pollicione che fa alla fine di ogni videoricetta. E mi sono pure comprata l’ultimo libro, che ricorda un po’ i primi libri di cucina di mia mamma, quelli di Elena Spagnol, con quella grafica tutti merletti e colori pastello tipo l’agenda della casalinga perfetta per la gestione della casa che giravano in casa mia per qualche anno, e nessuno si ricorda (dietro mia interrogazione) chi le comprasse o regalasse.
Prima di acquistare il libro, l’ultimo perlomeno, avevo già preparato qualcosa di suo, tipo la cheesecake piumino, ve la ricordate? Un risultato perfetto. Devo anche ammettere che invece quelli che a me parevano, almeno in televisione, i nuggets di pollo perfetti, pari a quelli del McDonalds, invece si sono rivelati un bluff. Ma pazienza, chissà quante ricette anche del mio blog, a voi non sono venute, non per questo avete smesso di seguirmi, o no?
Rimandati i nuggets ad un altro momento, sperando più glorioso, una ricetta di Benedetta che ha riscosso enorme successo sono state le cotolette di cavolfiore al forno, leggere, colorate, saporite e speziate.
Tempo di preparazione pari a zero, sono così facili da fare e buone che le mangiucchierete dalla teglia (sì perché a parte 2 o 3 fette di cavolfiore che resteranno intatte, per il resto avrete dei ritagli inevitabili, che “cotoletterete” lo stesso e che mangerete tipo patatine). Io le ho accompagnate con una insalata di pomodori perino, belli croccanti, e della cipolla di Tropea cruda e tagliata sottilissima, tanto già col cavolfiore l’alito va a farsi benedire, a quel punto un po’ di cipolla che je fa?
Scherzi a parte, da quando le ho preparate la prima volta sono un secondo piatto davvero molto richiesto in casa, e mi trovo sempre d’accordo nel volerle ripreparare.
Non abbiate paura del cavolfiore che va impanato come una cotoletta di carne o di pollo, da crudo. Non va lessato prima né cotto al vapore. Verrà perfettamente cotto a puntino, e non vorrete più mangiarlo in altra maniera.
Da ieri io sono tornata a regime strettissimo, tra Natale e Carnevale mi ero lasciata un po’ andare e il mio fisico ne stava risentendo. Queste, impanate con pangrattato Schär sono senza glutine. Voi utilizzate tranquillamente il pangrattato che preferite. Ma intanto queste finiscono nella categoria gluten free di diritto.