Nonostante io non abbia mai amato tanto i biscotti Pan di Stelle del Mulino Bianco, preferendogli sempre altri tipi di biscotti, Macine in primis, passando poi per i Tarallucci e i Galletti, quando ho visto le fotografie stupende su Instagram di Samuele, al secolo Il ragazzo che Cucina, me ne sono innamorata. Dovevo assolutamente rifare questi cubotti morbidi sulla cui superficie erano sapientemente appoggiati alcuni Pan di Stelle, sia interi sia spezzettati.
Come dicevo al telefono alla mia amica Lucia qualche giorno fa, non so cosa mi stia succedendo in questo periodo. Sto sfornando tutte le ricette dolci che in un’altra vita avrei preparato forse in 3 anni. Io che ho sempre preferito il salato al dolce, io che ho sempre definito me stessa la distruttrice di pasta frolla, io che non ho mai dato alcuna fiducia al fatto che potessi fare dei dolci, io che tra tunnel carpale e cervicale ho le dita di legno e manualità zero, in una settimana ho prodotto 4 torte e 6 tipi diversi di biscotti, nemmeno fossimo sotto Natale.
Attraverso un momento storico nel quale non ho niente da dire. Ho esaurito le ricette di famiglia che potevo corredare di un fatterello o di un ricordo, di un pensiero poetico o di una invettiva, ho finito i post di ricetta a cui anteponevo scritti in cui mi toglievo sassolini dalle scarpe. E quindi non so davvero cosa scrivere nelle anteprime lunghe alle ricette in sé, a cui vi ho abituati.
Mi sto quindi un po’ forzando, anche se fa brutto dirlo pubblicamente, ma credo che se non riprendo il ritmo, va a finire che alla lunga chiudo baracca e burattini, con dolore di pochi probabilmente, ma con sollievo per me.
Per fortuna però poi produco tanto, quindi non vi preoccupate, perché credo che alla fine della fiera di me non vi libererete.
Questa ricetta non ha nessun tipo di “passato” per me, la ho rifatta solo perché mi faceva molta gola attraverso le foto di Samuele. Ho trovato un modo per smaltire quei due pacchi di Pan di Stelle acquistati non so nemmeno bene perché, e devo dire che sono riuscita a dargli (per me) un significato (vi ho già detto che non li amo?).
E credo che qualche volta non serva nemmeno dire niente, ma solo mettersi ai fornelli.
5 Comments
Simona Milani
21 Gennaio 2019 at 11:35
No vabbè…ma cosa non è questa torta?! Una delizia allo stato puro, altrochè!
Bravissima come sempre (anche Samuele!) e buon inizio di settimana 🙂
Valentina
21 Gennaio 2019 at 12:31
Alla fine è una torta semplice, il gusto è neutro e il sapore glielo danno proprio i pan di stelle che alla base si bagnano con l’umidità dell’impasto crudo su cui si appoggiano, ma sopra restano fragranti!
Luisa
21 Gennaio 2019 at 13:44
Perfetta per i bimbi!
Se riuscissi a prepararla per il 23, la manderò( Santa Loredana! È ben più di una colf) all’asilo, già a quadretti: i bimbi andranno a teatro, di mattina, e sarà perfetta come merenda, al rientro.
Devo solo mettermi in piedi 🙂
Valentina
21 Gennaio 2019 at 13:45
Forza amica mia, rimettiti in piedi, è un ordine. Devi finire di fare tutte le ricette del mio blog 😀
Luisa
21 Gennaio 2019 at 15:06
Ahahahah
Baci