Le uova ripiene, almeno una volta nella vita, le abbiamo mangiate tutti. E ogni nazione, ogni città, ogni famiglia ha la propria ricetta. Ne esistono alcune codificate e universalmente conosciute, come le uova Mimosa (io avevo infatti preparato le Uova a la bela Rosina, che ne sono una variante), e altre che, per contaminazioni estere, americane in questo caso, entrano di diritto nelle nostre consuetudini alimentari delle feste. Sacro e profano, oserei dire.
Le deviled eggs sono la versione piccante, pasticciata, americanissima, delle uova ripiene nostrane. Mentre noi, ad esempio, amalgamiamo i tuorli con una purea di asparagi e decoriamo con una punta di asparago e un fiorellino edulo, gli americani le riempiono di paprika, utilizzano il relish dolce di cetriolo e aneto, e anche il cetriolino a pezzettini. Per me era già troppo, e così ho sostituito la maionese della versione americana con la panna acida, che secondo me ci sta anche meglio.
E le ho preparate proprio oggi, a un tiro di schioppo dalla Pasqua vera, quella sacra, quella dell’agnello e del Casatiello, quella del tortano e delle uova sode col salame.
Le deviled eggs devono essere piccanti. Quindi via alla paprika forte, via al tabasco all’interno dell’amalgama dei tuorli, via anche al peperoncino se vi va, o all’acciughetta Rizzoli Emanuelli, piccante o classica, tritata e mescolata insieme. Sono altamente personalizzabili, purché siano d’impatto (dal punto di vista di gusto). Ce ne sono tante varianti, ve ne suggerisco qualcuna: la versione verde, con la guacamole, la versione tex-mex con un trito di Bacon croccante e Jalapeno, le deviled eggs con la purea di zucca piccante, quelle con la salsa ranch al posto della maionese e cipolla sminuzzata al posto del cetriolino, la versione marocchina con l’harissa e mandorle tostate e sminuzzate per un tocco croccante, e quelle con Sriracha e Wasabi, per i palati più forti.
Un’altra versione che io amo, ma che è poco piccante, è quella con la cipolla caramellata e il prosciutto croccante. Una volta le ho preparate con dentro l’hummus di ceci, che con la paprika va a nozze. Insomma, la possibilità di personalizzarle le rende alla fine gradite a tutti.
Inutile dire che io avevo anche il cazzabubbolo ad hoc, delle mini forchettine con faccette di mostri, tra cui il diavoletto. Ora ditemi: potevo non farle almeno una volta per il blog e infilzarle con il diavoletto rosso fuoco? Giammai! E essendo uova entrano di diritto nel mio mood attuale di invasata dalla Pasqua. Mi piacerebbe vedere o sapere quali sarebbero le vostre deviled eggs preferite, scrivetemelo nei commenti.
E per non scontentare nessuno, ecco la versione super pasquale col piattino con le ovette colorate 😀
Le deviled eggs, in una veste elegantissima, sono state rifatte per il mio mese da vincitrice del The Recipe-tionist di Flavia, da Stefania Olivieri, del blog Cardamomo & Co della Fornostar. Elegantissime in portauovo d’argento, potete vedere la sua creazione con yogurt greco cliccando qui.
2 Comments
Katia Zanghì
1 Aprile 2018 at 23:01
E anche queste sono da provare presto… Fra poco arrivo con The Recipe- Tionist. Devo solo trovare un attimo per scrivere il post. In questi giorni sono stata assorbita dalla nipotina h24 ,
Buona pasqua, Valentina!
Valentina
2 Aprile 2018 at 8:09
Buona Pasqua carissima mia. Ti aspetto per il the Recipe-tionist, mi avete riempita di contributi, sono stata super coccolata!