Ultimamente non mi va di stare delle ore in cucina, sbattermi a preparare ricette elaborate e/o complicate, e poi nemmeno le leggete o peggio ancora nemmeno provate a rifarle. E così mi sto dedicando a cose facili, che sono più per mio diletto che per la vostra riconoscenza. Perdonate l’amarezza ma spesso mi chiedo chi me lo faccia fare. Già su Instagram vanno avanti i furbetti che finiscono per ritenere reali numeri che raggiungono con l’inganno, facendo parte di gruppi di mutuo supporto. Il blog per grazia di Dio viaggia da solo, ma a parte Luisa Sorrentino, commenti non me ne lascia nessuno. Mi verrebbe da chiedere “c’è nessuno?” come la particella di sodio dentro la bottiglia di acqua Lete. Mi farete finire per sentire la mancanza di quel buzzurro che mi ha aggredita nei commenti.
Quando ho voglia di preparare cose veloci e sfiziose, so bene dove attingere. Pinterest è la mia prima fonte di idee, spesso da semplici tutorial, spesso corerani o giapponesi (i quali nemmeno si preoccupano di corredare di una traduzione perlomeno in inglese le proprie ricette), decido nella mente se usare la brisè o la sfoglia, se fare una pasta matta o una lievitata. Insomma da Pinterest come punto di partenza ci costruisco su un castello. La seconda fonte è Azzurra, l’autrice di Sprinklesdress, un bellissimo e coloratissimo blog, a prevalenza dolce.
Ho visto, innamorandomene, questi fiori di pasta non lievitata sul suo profilo Instagram diversi mesi fa, e diversi mesi fa infatti li ho preparati. Credo che sia stata la prima volta che mi sono rimessa in cucina dopo l’operazione, pentendomene poco dopo perché le gambe non erano ancora pronte (non lo sono nemmeno ora a 5 mesi dall’intervento ma vabbeh sono dettagli visto che deve passare almeno un anno). Solo che tra una cosa e l’altra, tra una urgenza editoriale e la voglia di condividere risultati fotografici più entusiasmanti, i fiori all’Emmental sono rimasti indietro.
Ora siamo in quel periodo dell’anno in cui se cucini la zucca ti tirano le pietre, e se usi le ciliegie te le tirano lo stesso. Per cui fa sempre comodo avere delle ricette jolly, quattro stagioni, che posso pubblicare tutto l’anno senza rotture stagionaliste di zebedei. Questi fiori salati stanno proprio in questa categoria, delle ricette buone sempre e valide tutto l’anno e che posso pubblicare quando le stagioni non mi vengono moralmente incontro.
La ricetta è semplicissima nonché personalizzabilissima. Io per prima ci ho messo dentro non solo la fettina di Emmental, ma anche un golosissimo cerchio di mortadella. Parlo di cerchio perché questi fiori si fanno coppando la pasta non lievitata, coppando la fetta di Emmental con un coppapasta tondo, tutto allo stesso diametro, e poi si procede all’intreccio per creare i petali. Il tutorial non ci ho pensato a farlo e prendo in prestito proprio quello fatto diligentemente da Azzurra (lo trovate nel procedimento della ricetta). Sono sfiziosi, saporiti, adatti ad un aperitivo, ad una festicciola o anche ad una cena frugale, senza impegno, da mangiare seduti sul divano davanti alla tv. E credo di non sbagliarmi nel dire che io proprio così li ho mangiati: sul divano davanti la tv.
Mi è piaciuta moltissimo anche la consistenza e la facilità di realizzazione della pasta per creare questi fiori, che non deve lievitare, quindi si impasta e si stende, permettendo di avere in breve tempo (dipende da quanta praticità avete con impasto e mattarello) uno snack goloso da mangiare. Se il salume non volete metterlo all’interno del fiore, lasciando solo l’Emmental come la ricetta originale, allora potrete servire questi fiori anche nel cestino del pane a tavola, o ad accompagnare un bel tagliere ricco di salumi misti, che saranno il companatico.
6 Comments
Franca
25 Marzo 2022 at 19:58
Ciao,
io non ti conosco ed è la prima volta che visito il tuo blog. Mi pare molto curato e con ricette originali e non scontate, certo per ora ho dato un’occhiata rapida ma ti ho messo tra le ricerche veloci.
Per me che sono sempre alla ricerca della buona scusa per sporcarmi con la farina, o le farine varie per cui ho un’ossessione, questa la proverò sicuramente.
Hanno un aspetto bellissimo questi fiori, giusti per una scampagnata o per citofonare ad un’amica con una buona scusa
Continua a cucinare, a fotografare e a pubblicare, se non altro perché come diceva un mio amico saggio: cucinare una ricetta è un progetto che si realizza in tempi relativamente brevi e ciò limita le frustrazioni.
A rileggerti presto
Franca
Valentina
25 Marzo 2022 at 20:02
Ben arrivata allora Franca e grazie per le bellissime parole usate nei miei confronti. Valentina
Rossella
26 Marzo 2022 at 7:42
Ciao Valentina, ho scoperto il tuo blog qualche mese fa e da allora è tra i miei preferiti (home page sempre aperta sul mio browser). Le tue ricette incontrano proprio i miei gusti e sono state fatte e rifatte.
Bellissime le fotografie ma…la parte che adoro sono i tuoi imperdibili ‘papielli’!
Grazie per il tuo lavoro
Valentina
26 Marzo 2022 at 7:43
Buongiorno Rossella. Non sai il oiacere che mi fa sapere che questi papielli davvero qualcun altro, oltre Alessandro il mio migliore amico, li legge davvero. Grazie mille
Daniela
13 Maggio 2022 at 23:19
Ciao Valentina! 🙂
Io ti leggo da qualche anno. Dopo averti scoperta sono andata a ritroso in tutti gli anni precedenti, scoprendoti e conoscendoti poco a poco, fra le righe della tua scrittura e delle tue ricette! Amo la freschezza delle tue argomentazioni, con quella punta di leggerezza e sarcasmo che non guastano mai, e amo le tue ricette, mai scontate e – soprattutto – veritiere. Seguendo le tue indicazioni e con un po’ di esperienza personale (soprattutto sui lievitati) vengono davvero sempre. Una garanzia! ^__^
Sono una lettrice silenziosa, è vero. Ma ti ringrazio di cuore per la cura in ciò che fai e la compagnia per come lo fai. Può essere frustrante sembrare di parlare al vento, ma ti assicuro che non è così.
Non riesco a inserire il tuo blog tra i preferiti di Bloglovin o Feedly, sai? Quindi ogni tanto passo, come oggi, leggendomi anche gli arretrati.
Un abbraccio!
Valentina
23 Maggio 2022 at 16:53
Daniela, credimi, mi hai commossa. Non so che cosa altro dire se non un grazie grande quanto una casa.