Ora posso iniziare a fare il conto alla rovescia. Ottobre è il mese in cui dovrebbero consegnarmi e montarmi la cucina nuova. Un’agonia senza fine, anche se nel frattempo sono diventata cintura nera terzo dan di Bimby grazie ai preziosissimi consigli di alcune amiche che lo hanno ed utilizzano da anni.
La cosa che mi manca di più, oltre al lavandino, è accendere il forno. Il mio bellissimo forno nuovo che da quando lo ho comprato ho utilizzato troppo poco, e che ora giace nel salone, nella colonna forno della vecchia cucina, troppo lontana dalla sola presa in cui posso attaccarlo a fili grossi (perché tutte le altre prese sono a fili normali che si fonderebbero). Intanto girovago tra i profili Instagram delle persone che seguo e stimo, e segno le ricette che vorrei preparare, una su tutte la lasagna alla carbonara di Mastercheffa, che forse sarà proprio la prima cosa che cuocerò quando il forno avrà la sua nuova collocazione. E pure se nel frattempo mi sono messa ob torto collo a dieta. Una fettina a me e il resto della lasagna a Clotilde e Benito, che in questo periodo dietetico si sacrificheranno accogliendo le mie preparazioni. Di necessità, virtù (loro).
Una delle ultime preparazioni che ho cotto in forno, prima di appendere la presa al chiodo e di avvalermi di un fornetto del cazzo che mi è stato regalato un paio di anni fa, nel quale ci entrano tre Sofficini su 4, è stata questa focaccia arrotolata. Anche questa fa parte di quelle ricette tormentone degli anni scorsi sul web, ed io avevo voglia di provarla. Ultimamente i lievitati mi stavano venendo alla grande, lievitazioni favolose agevolate dal caldo infame di questa estate 2021, e così ho pensato bene di preparare tutti i lievitati da spalmare sul blog fino all’estate prossima, sperando che le temperature siano più clementi e non simili all’altoforno come invece temo che siano.
Considerando che tra le “spire” del girellone di focaccia ci si può mettere la qualunque, io ho optato per un pacchetto di olive condite leccesi, una rimanenza di olive taggiasche in vasetto meravigliosamente unte, e pomodori secchi sott’olio fatti a pezzetti, avanzatimi dalla preparazione dei tortellini di brisé, ve li ricordate? Il risultato è stato meraviglioso anche perché, guidata dalla gola profonda che mi ritrovo, ho deciso di spennellare un po’ dell’olio rossiccio di conservazione dei pomodori, sulla girella di impasto, e questa operazione ha dato colore e sapore ad una preparazione già perfetta in partenza.
La prossima volta, perché ci sarà una prossima volta, al posto dei pezzetti di pomodori secchi, metterò dei piccoli tocchetti di nduja, presi a pizzicotti dal bidello che regna sempre sovrano nel mio frigorifero, con buona pace della mia gastrite. Ma se tanto devo soffrire, soffrirò per una buona causa: la mia fame. E poi le mie amate olive, a cui non so rinunciare. E qualche cubettino di scamorza affumicata, perché sapete cosa, forse a questa focaccia mancava effettivamente la parte “filante”.
Vabbeh, bella è bella, buona è buona, facile è facilissima, che state aspettando? Se la rifate taggatemi (con moderazione) e ditemi con che cosa avete arricchito le spire della vostra focaccia arrotolata. Così traggo spunto pure io ogni tanto.