Ricordo benissimo tutta la preparazione di questo contorno a base di funghi che ha sempre preparato mia mamma, di solito in accompagnamento alla carne alla pizzaiola (una cosa buonissima ma che, essendo carne, io fatico a fotografare e quindi chissà se la troverete mai tra le pagine di questo blog). Ricordo ogni cosa a partire dall’acquisto del barattolone di funghi famigliola (o chiodini) al supermercato. Era un barattolo enorme, di un marchio sconosciuto (adesso invece li trovo di D’Amico, marchio che adoro per quanto concerne i sottoli) e si trovava sempre al ripiano più basso dello scaffale dei sottoli. Una volta a casa mamma li lavava sotto acqua corrente in uno scolapasta, per togliere la viscosità eccessiva data dall’olio di conservazione, e li cucinava velocemente, per allestire pranzi o cene veloci ma non per questo arronzate.
Da quando è nato mio fratello però non li ha più preparati perché mio fratello detesta i funghi, non so se per il loro sapore o per la loro consistenza (fosse quest’ultima non me ne sorprenderei, essendo io la regina delle cose che non mangio per via della loro consistenza, vedi ricotta e fiocchi di latte). Fatto sta che quando di recente ho fatto l’ordine da D’Amico, dove di solito prendo le melanzane sottolio come le faceva mia nonna, ho trovato i mega barattoli di “famigliola” e ne ho presi un paio, per arrangiare cene veloci ma succulente. Io non li uso come contorno, ci metto vicino del pane casereccio a lievitazione naturale (tra il Genzano e il Lariano o il Grande Impero ternano, nel Lazio abbiamo dell’ottimo pane e quindi l’imbarazzo della scelta) e ci faccio cena.
Solitamente mia mamma utilizzava, nella parte “pomodorosa” dei pomodorini pelati, ma come ben sapete io detesto semini e pellecchielle, sicché ho utilizzato la passata di pomodoro Mutti Sul Campo, nuovissimo nato della grande famiglia Mutti, prodotta direttamente sui campi di raccolta trasofrmando il prodotto all’apice della sua maturazione. Sono una grande fan dei prodotti Mutti, e quindi ogni volta che li trovo all’interno della Degustabox, come nel caso del mese di febbraio (vivaddio finito), li utilizzo sempre.
Sono stata molto felice di aver avuto l’idea di preparare questi funghi, sia per tramandare l’ennesima preparazione della mia famiglia attraverso il web (ma sono certa che non siamo mica i soli a cucinare questi funghi in questo modo), sia per rimpinguare la categoria dei contorni del blog. Quando ho mostrato alla mia amica Mariele le fotografie fatte per Degustabox, li ha preparati la sera stessa, chiedendomi la ricetta a voce.
Si preparano velocemente, anche perché è giusto il tempo di lasciar cuocere il pomodoro perché i funghi sono già cotti e ben conservati.