Avevo partecipato al Re-Cake una volta sola due o tre anni fa, ancora col vecchio blog. Era il mese in cui questo gruppo di blogger, oramai molto famoso, preparava i Cruffin, e non potevo esimermi. Erano (e sono) talmente belli che ho vinto qualsiasi pigrizia e automortificazione di cui sono maestra, e ho iniziato a farli. Vederli formare nelle mie mani, seguendo le dettagliatissime istruzioni fornite dalle recakers, mi ha dato una carica e una sensazione di onnipotenza.
Poi per una serie di motivazioni, non ultima il vegetare senza aver tempo di partecipare al gioco, ed impegni, ho lasciato il gruppo, mangiandomi le mani in molti casi, perché tantissime delle proposte in cui le colleghe si sono cimentate erano davvero dei capolavori.
Dietro tutto questo c’è la ricerca, da parte di coloro che lo gestiscono e portano avanti da anni, di ricette insolite, mai difficili, di grandissimo impatto visivo e assolute novità, che diventano poi tormentoni mensili, super copiate e si rivedono nei blog di tutti, recakers e non.
Quando ho visto queste ciambelle stupende di gelato, sulla bacheca di Alessandra Corona, ho detto a me stessa, “è giunta l’ora di tornare nel Re-Cake, già ti sei persa il monkey bread ai mille colori e gusti, questi non puoi non farli”. (Ma tanto il Monkey Bread lo rifaccio, altroché).
Capiamoci. Gelato, senza gelatiera, senza 3mila ingredienti che da me non troverei, con i lamponi che sono il mio frutto preferito, e che insieme alla granella di verdissimi pistacchi dà vita ai miei colori preferiti tutti racchiusi in un’unica ciambellina stupenda. Poi, non ultimo, la fotografia invitantissima di Tiziana Ricciardi, maestra di stile e di classe in cucina, mi ha dato la spinta finale.
Tempo di chiedere ad Alessandra di essere reinserita nel gruppo che ero già in cucina, e tempo 3 giorni eccomi qua a pubblicare una tra le cose più ganze che ho nel blog. Niente cose light, niente yogurt, assolutamente piccolissime bombe caloriche con mascarpone, panna e latte condensato, ma sapete che vi dico? Il gelato o si mangia fatto bene, o meglio mangiarsi uno yogurt con il cruscone delle galline. Perlomeno io la penso così.
Ma veniamo a loro, le ciambelline più belle del mondo, e anche le più buone. Da quando le ho preparate ho avuto la processione a casa, e per fortuna avevo automaticamente raddoppiato le dosi previste dalla ricetta del ReCake. Una la ha mangiata Giulia prima di iniziare il martedì di pulizie a casa, e ne ha portate via 4 per sé e per il compagno Mattia. Altre 2 le ha mangiate Roberto ieri mattina, e altre 2 io. Ma per fortuna con le dosi raddoppiate e utilizzando questi stampi in silicone per ciambelle formato normale, ne sono venute fuori 18. E quindi posso beneficiarne per un altro paio di giorni (prima di rifarle, ça va sans dire).
La preparazione è di una semplicità imbarazzante, gli ingredienti, apparentemente dolcissimi, di fatto non lo sono. Il pizzico di sale necessario all’interno dell’amalgama, e i lamponi che tutto sono fuorché dolcissimi, bilanciano la dose importante di latte condensato. La panna fresca poi, di suo, nasce non zuccherata, quindi non preoccupatevi dello zucchero, piuttosto fatelo per il secondo sedere che vi verrà, anche perché è impossibile non mangiarli a raffica, così come è impossibile non leccare la boule al posto della “marisa”.
Ad ogni buon conto, una accortezza da utilizzare per questi gelati, che tra l’altro serviti a fine di un pranzo tra amici vi faranno fare un figurone, e che sono sempre pronti, porzionati all’occorrenza, è di utilizzare uno stampo in silicone. Che sia a ciambella come questo, che siano quelli da ghiacciolo su stecco, a forma di sfera o a forma di trancetto, o anche semplici coppette, fate che siano di silicone. Si sformano facilmente e mantengono la forma.
3 Comments
Simo
16 Luglio 2018 at 19:40
Mamma mia, sono uno spettacolo….quanto mi stai tentando, mmmmm……
Ti sono venute alla perfezione ( del resto….cosa non riesce a te!?)
Bacione cara!
Valentina
17 Luglio 2018 at 8:43
Ma non è vero, sapessi quante cose invece mi vengono brutte, e non le fotografo. Un esempio? le polpette in foglia di limone di ieri, te le ricordi crude su facebook? Ecco, cotte erano polpette per cani, buonissime eh, ma brutte col cuore!
Valentina
17 Luglio 2018 at 8:43
Questi però si fanno fotografare, sono bellissimi e poi, come scrivo, basta avere uno stampo di silicone, per avere una superficie liscissima nel momento di sformarli 🙂