Ho sempre adorato la rivista Cucina Naturale, e quando vado (andavo) all’edicola a prendere le mie solite riviste di cucina, Cucina Naturale non manca mai. Poi ho scoperto che hanno un sito web, dove puoi cercare le ricette filtrandole secondo mille parametri, non ultimo quello che interessa me, il gluten free.
E’ lì che mi sono consolata e che ho capito che gluten free non sempre è calce, talco pressato o roba ammazzaruta, cosa che non sempre mi è successa leggendo le ricette e vedendo i risultati delle mie colleghe celiache come me, dico la verità.
Loro non spacciano per morbidissimi panini che anche a video sembrano pietre per i calli, piuttosto preferiscono offrire ricette di cose o naturalmente senza glutine, o in cui la percentuale di farina o prodotto gluten free sia talmente bassa da non rassomigliarla a legno o pezzo di intonaco.
Quando ho visto questi gnocchi, che per giunta non hanno le patate, mio grande nemico per quanto concerne gli gnocchi, ho subito voluto prepararli. Amo il cavolfiore, ne ho fatto un grande utilizzo questo inverno, e non vi nascondo che ancora oggi che siamo in aprile, se lo trovo al supermercato, lo compro volentieri. Dalle cotolette alla pasta, dal contorno semplicemente lessato con olio e sale al gratinato, il blog è pieno di ricette che lo prevedono tra gli ingredienti, più o meno principali.
E poi il mio nuovo amore, la robiola, per farci la salsa candida di condimento, erano pure gluten free… insomma, dovevano essere miei e stare sul blog.
Quando li ho preparati poi ero anche particolarmente ispirata dal fare le foto, quindi ho approfittato di questo momento favorevole di predisposizione verso cucina e blog e mi sono messa all’opera.
Sono rimasta sorpresa dalla facilità con cui sono riuscita a fare l’impasto prima, i salametti e gli gnocchi poi, perfetti, avrei voluto fotografarli ad libitum perfino da crudi per quanto ero orgogliosa di me. E ancora più sorprendente è stato scoprire il gusto incredibile di questi gnocchi, che ho voglia di fare e rifare il prossimo inverno, quando il cavolfiore sarà di stagione e non mi romperete le balle con la stagionalità.
6 Comments
Pellegrina
10 Aprile 2020 at 16:52
Ricordare garbatamente la stagionalità ai foodblogger è il mio più grande divertimento, perché, da lettrice, non mi piace dover cucinare pomodori argillosi d’inverno né spremere arance essiccate d’estate (-;
Ciò detto, il cavolfiore ci può ancora stare: siamo solo all’inizio di aprile, quando le prime zucchine romanesche si intrecciano con le ultime verdure invernali, tra cui appunto i cavoli di varia specie. Arrivano i primissimi cappucci a punta da fare a julienne…
Insomma il momento di approfittare con ogni fantasia di un mese che, pure povero di frutta (non mi vorrete davvero parlare di fragole piene d’acqua, attraenti come la mucillagine e sane come fertilizzanti, vero???), straripa di verdure sfiziose.
La rivista ogni tanto la compravo. Questa ricetta non è niente male, non fosse che al momento niente latticini per via di una medicina che ho dovuto prendere sino a poco tempo fa.
Quindi mi limiterò a guardarne un’ottima realizzazione e a sospirare, anche se non quanto davanti ai tuoi, sì, proprio quelli, i tuoi imbattibili FRITTI!!!
Valentina
11 Aprile 2020 at 7:47
Eccotiiiiii…. e vedessi i fritti nuovi che ho preparato 🙂 Buona Pasqua
Pellegrina
11 Aprile 2020 at 22:07
Me li sto sognando, giuro!!!
Devi postare qualcosa di te mentre friggi!
Pellegrina
11 Aprile 2020 at 22:07
E buona Pasqua a te.
Valentina
12 Aprile 2020 at 7:47
Eh oddio, se mi posto mentre friggo poi smettete di leggermi, non sono questo spettacolo della natura 😀
Luisa Sorrentino
1 Febbraio 2022 at 7:20
Buongiorno! Sono passata di qui perchè ricordavo questi gnocchi. Giocoforza, dovrò cambiare il condimento, ma la pasta sarà mia a pranzo!
Buona giornata