Non potete immaginare quanto mi sia divertita a preparare questi biscotti di frolla semplice, bicolore, alla vaniglia e al cacao, dandogli la forma degli gnocchi.
Tutto é nato da una fotografia del collega Willi, che ogni giovedì ci delizia con i suoi gnocchi, ogni volta diversi, ogni volta di un nuovo colore, dimostrando che si può “gnocchificare” davvero di tutto.
Aveva preparato degli gnocchi al cacao, ma gnocchi in quanto tali. Non é insolito l’abbinamento del cacao nei piatti salati, e infatti lui ci ha preparato un irresistibile primo piatto. Peró a prima vista, nel primo scatto del carosello, ho pensato fossero dolci, e ho detto – che idea fantastica lo.gnocco dolce! – Due secondi dopo avevo già in mente ricetta, foto e set.
Ma ho avuto un rallentamento dovuto al recente trasloco della cucina. Durante il ripristino nei nuovi cassetti e dispense del nuovo “antro della grande Madre” (cit. da Sabato, Domenica e Lunedí) di tutti i miei strumenti, ho perso il rigagnocchi.
Mio fratello, che mi ha aiutata a svuotare il reparto farine e attinenti, sostiene che io lo abbia buttato perché vecchio e liso. Io non ricordo questo particolare ma tant’é.
La cosa più difficile é stato trovare il rigagnocchi. Nemmeno i “cinesi” lo avevano, Risparmio casa dove trovo ciotli di ogni tipo nemmeno. E così lo ho preso su Amazon solo che ho dovuto aspettare che la carta di credito ripartisse, e questo mese é ripartita l’8 (la mia banca di merda é differente).
Ne avevo messo uno fighissimo ed instagrammabile nel carrello ma nel frattempo il prodotto é andato esaurito. Poi mi ero innamorata di un altro con una base più ampia, ma niente. Venditore rifiutato dalla mia banca (era un venditore terzo) e non mi passava il pagamento. Alla fine ho optato per questo in foto, per poco più di 9€ che fa la sua porca figura lo stesso, e che ho ricevuto domenica pomeriggio.
Ieri ho avuto una buona giornata con la gamba (non a fine giornata però quando mi sono trovata al rientro da lavoro con una gamba gonfia tipo zampogna) e così mi sono messa a preparare ben tre ricette per il sito, tra cui questi biscottini, insieme a venti scatti circa per l’infografica di una collaborazione.
Sí, lo stampo da immacolato si é già ingiallito, soprattutto dopo aver rigato gli gnocchi al cacao, ma dopotutto le cose devono essere usate e sembrarlo, apparire vissute. Dopotutto io per prima vado cercando nei mercatino oggettistica vintage per fotografie!
Non avrei mai smesso di scattare foto agli gnocchi di frolla, il set con essi apparecchiati come fossero un primo “burro e salvia” mi ha esaltata. Ho rischiato di avere poca luce a disposizione, ma ero soddisfatta. E poi ho potuto usare anche le nuove pezzette di lana regalatemi su commissione da Simonetta.
Ad ogni modo, dopo un rigoroso assaggio, tutto il resto dei biscotti il pomeriggio li ho portati in Biblioteca a Monica con cui ero di turno.
P.s. Ho fatto l’inganno della cadrega inviando la fotografia nella chat di famiglia, senza spiegare cosa fossero. Mio fratello mi ha domandato – Che pasta è? – e sono stata ancora più orgogliosa, tant’è che non vedo l’ora di pubblicare la foto su Instagram e vedere le reazioni, soprattutto perché, come al mio solito, solo a fine del papiello rivelerò di che si tratta.
2 Comments
Luisa Sorrentino
15 Marzo 2022 at 7:43
Sono bellissimi, me ne sono innamorata!
Valentina
15 Marzo 2022 at 8:01
e li devi rifare allora!!!!