Per fortuna nei titoli delle ricette non ho mai messo l’articolo, altrimenti oggi mi sarei trovata in difficoltà. Automaticamente si è portati a dire LO gnocco fritto, eppure, quando un annetto fa circa, commentai su Facebook un post di Laura Rangoni al riguardo scrivendo lo gnocco fritto, un altro dei commentatori mi fece un cazziatone che mai scorderò… si dice IL gnocco fritto!
La tradizione va rispettata anche nei nomi delle pietanze, per come sono diffuse e conosciute, e in alcuni casi se ne mantiene il dialetto. Lo stesso accade per i Taralli ‘nzogna e pepe. E’ chiaro che se ad un Napoletano dite Taralli sugna e pepe, vi capisce lo stesso, ma di certo sotto i baffi si fa una sonora risata. E anche qui ho un aneddoto, che nulla c’entra con il gnocco, ma che appartiene ai miei ricordi di tanti anni fa. In Campania, uno degli street food per eccellenza, che a me però fa venire i brividi al solo pensiero, è ‘o Pere e ‘o Muss’, piede di maiale e muso di vitello, bolliti e serviti su carta oleata ripiegata a mò di ciotolina e conditi con olio, sale e molto limone. Una amica che voleva raccontarmi la serata trascorsa il giorno precedente, mi disse che aveva mangiato “piede e labbro”. E’ chiaro che non le risi in faccia, ma questa italianizzazione ha fatto ridere e sorridere la mia intera famiglia, per anni ed anni.
Quindi quando mangiate o preparate il gnocco o ne parlate al plurale, “stasera faccio gnocchi fritti” e non vi sbagliate, oppure chiamatele crescentine, che sono la stessa cosa!
Sono bombe caloriche che, nonostante sappiate che vi si stanno accumulando tra pancia e inguine o tra natica e coscia, non potete fare a meno di mangiare. Si accompagnano con salumi, squaquerone e tradizionalmente anche con sottaceti.
6 Comments
Elisa Baker
4 Settembre 2017 at 10:02
Io da Bolognese la risolvo chiamandole magnifiche crescentine ahahahahahhaha… brava Ebner dipendente … he questo sei alla fine ahahahahahaha, scherzo of course! Baci
Valentina
4 Settembre 2017 at 10:06
Ihihihihih adesso il nome ha subito una evoluzione in Kepnene 😀 devi stare al passo eh ahahahahahahah Grazie, se ho la tua approvazione bolognese, allora sono a cavallo. Ma la ricetta è validissima, viene dalla famiglia di una amica persa di vista, ma che ho conservato e rifaccio spesso, sicura di non sbagliare.
Simona
4 Settembre 2017 at 13:44
Apprezzo l’omissione del valore calorico !!😂Aspetto la tua prova del gnocco fritto modenese..senza lievito!!daje che ti piacerà!
Valentina
4 Settembre 2017 at 13:45
Senza lievito? Woooooow, da te la trovo la ricetta? Le calorie so’ dettagli ahahahahaha
Simo
4 Settembre 2017 at 23:27
mamma mia per quel tagliere potrei fare una pazzia….quanto mi piace!!!!!!!!
Bacione
Valentina
5 Settembre 2017 at 6:47
Simo ma lo sai che lo ho pagato 1 Euro da Tiger??????