Di sicuro più ricca e calorica dei tristissimi corn flakes (che di fatto vedo più usati come panature di carni e cotolette che usati nel latte al mattino), la granola, se proprio si vuole fare una colazione sana, senza creme spalmabili, merendine e burri vari, è l’ideale. Viene venduta sottoforma di muesli, più o meno arricchito da frutti disidratati e semi oleosi, con cioccolato e aromi dolci che la rendono meno becchime, però, fateci caso, alla fine al suo interno c’è sempre una cosina che non ci aggrada. Per quanto io ami il cocco nelle sue declinazioni, ad esempio, non si mai trovo pezzetti di cocco disidratato nella granola acquistata, sono capace di buttare via l’intera confezione.
Ho di recente scoperto che prepararla in casa è un gioco da ragazzi, e la si può arricchire con ciò che più ci piace, senza trovare la scusa per non mangiarla a colazione.
Occorrono chiaramente alcuni accorgimenti affinché si creino quei meravigliosi “agglomerati” o cluster, che vi spiegherò nel procedimento. Io ho imparato a farla da Mary, Una Americana tra gli Orsi, blogger di stirpe, preparatissima, e di grande simpatia, dolcezza e generosità.
Cosa non può mancare nella granola? I fiocchi d’avena, ovviamente, che ne sono la base di partenza, poi lo zucchero di canna (che sia dark che muscovado), la frutta secca, la frutta disidratata e naturalmente le spezie. Per me, ad esempio, la cannella non dovrebbe mancare mai in una granola che si rispetti, così come l’uvetta e le mandorle. Ultimamente utilizzo dei mix di frutta secca di Noberasco (non è un marchettone, state tranquilli, ma vi dico sempre quello che compro ed utilizzo io, per abitudine) che contengono anche le noci brasiliane. Sono golosissime, ricordo che da piccola mio padre riusciva a trovarle addirittura col guscio, simile a uno spicchio di arancia, ma marrone e coriaceo. E quando le comprava tra me e lui era sempre una gara a chi ne mangiava di più (così come con mia mamma la gara era mangiare le noci fresche di Sorrento, quelle a cui devi togliere la pellicina dal gheriglio).
Come si mangia la granola? In mille maniere. Dal classico zuppone di latte, con due/tre cucchiai generosi di granola all’interno, o insieme al té, nella stessa maniera, oppure con lo yogurt, per una merenda sana ma non per questo meno golosa, o come topping per il gelato. Questa granola alla cannella io la consumo letteralmente nelle coppe di gelato alla crema, tra i miei gusti preferiti, ma sempre dopo il Malaga. Sì, lo so, se proprio volete metterci un topping sul gelato, immagino che la granola sia l’ultimo dei vostri pensieri. Meglio praline di nocciole o mandorle caramellate, o una bella colata di caramello, salato o classico. Ma fidatevi di me, e se rifate questa granola, un paio di cucchiaiate dedicatele a una coppetta di gelato, e poi mi direte.
Questa è aromatizzata alla mela, cannella, un niente di cardamomo, zucchero Demerara scuro, uvetta disidratata, cranberries disidratati, e tanta frutta secca (noci, nocciole, mandorle e noci brasiliane). Ed è aromatizzata con Golden Syrup, in mancanza del quale potete usare tranquillamente il miele o lo sciroppo d’acero.
Preparare la granola è un gioco da ragazzi, basta mescolare prima tutti gli ingredienti secchi in una ciotola, ed aggiungere per ultimi il burro fuso, l’acqua e il miele/golden syrup/sciroppo. Dopodiché si mette tutto in una teglia non troppo ampia, così da avere un certo spessore, e cuocere in forno senza MAI mescolare (se volete creare i cluster) oppure mescolando una sola volta a metà tempo di cottura. Questo è tutto.
Come potete chiaramente vedere quindi la ricetta è altamente personalizzabile a seconda dei vostri gusti. Non amate le mele? Potete anche non metterci frutta per niente! Preferite la pera? Tagliuzzate pure quella! Volete farla con sole mandorle? Prego! Tanto i tempi di cottura non cambiano! Non avete lo zucchero di canna scuro? Nessun problema usate quello classico. Vi piace un po’ cioccolatoso? Potete inserire nelle gocce di cioccolato nel “pastone”, tenendo però presente che un po’ si squagliano. Perciò casomai, prima di inserirle, congelatele. E se la preparate per me, niente cocco, grazie.
La granola fatta in casa è un perfetto regalino di Natale; è sempre piacevole, infatti, ricevere in regalo qualcosa che è stato preparato in casa con amore e attenzione ai propri gusti.
4 Comments
Mary Vischetti
14 Settembre 2022 at 9:04
Ciao Valentina! Grazie infinite per le bellissime parole e per aver provato la ricetta! Sei un vero tesoro! La tua versione è strepitosa, adoro quei bellissimi cluster e deve avere un profumo meraviglioso… Mi hai fatto venire voglia di rifarla!
Un abbraccio grande e ancora grazie, di vero cuore❤️
Mary
Valentina
14 Settembre 2022 at 9:06
Sono io che devo ringraziare te per la disponibilitá e la generositá nella risposta alle mie mille domande su questa preparazione che ho imparato ad amare solo grazie a te.
Pellegrina
15 Settembre 2022 at 23:01
Guarda a me i fiocchi proprio non van giù. Scommetto che il becchime è molto più saporito. Il solo modo in cui riesco a mangiar di quelle cose sono i chicchi spezzati di avena. Che però in Italia sono introvabili! Tu li hai mai scovati di qualche parte?
Valentina
16 Settembre 2022 at 7:37
Ciao Pellegrina da quanto tempo!!!! Nona dore la veritá non li conosco proprio!!!