L’insalata di mare è un piatto versatile, fresco ed adattissimo a queste giornate in cui sembra che un inverno rigido solo a tratti, ma che quando lo è stato ci ha bastonati, abbia ceduto il posto a una estate (senza passare affatto dalla primavera) precoce ed afossissima.
Probabilmente sarò una persona dai gusti scontati e forse rimasta un po’ agli anni ’80 come gusti, ma non esiste ristorante di mare nel quale vada, in cui non ordino per antipasto, o come uno degli antipasti, l’insalata di mare. Sembra stupido, ma non tutti sanno farla bene, e per citare un tamarro in una delle puntate del Boss delle Cerimonie, aceto e limone spesso servono a nascondere lo “ntufamiento” dei prodotti non freschi. Benché molti ristoratori abbiano risposto che l’aceto è il condimento migliore per l’insalata di mare, ecco il gusto “strano” del loro piatto, secondo me molte insalate di mare non erano freschissime. Eppure si tratta di un piatto davvero facile da farsi. Ma forse le cose facili sono le più difficili, perché ci si fa grossi dicendo “e che ci vuole”…. e poi non è così. Cozze che o sono arancione intenso o è meglio non assaggiare, seppie che devono essere tagliate quasi a mandolina o sanno di alga, calamari che l’acqua bollente la devono vedere il tempo di un “ave” (manco maria), e gamberi…. qui stendiamo un velo pietoso…. quanti gamberi ho mangiato che nell’insalata di mare sembravano fatti di farina? Ho i brividi.
Dopo due giorni di boccheggiamenti sul divano in preda alla pressione bassa che di solito mi accompagna solo ad ogni cambio di stagione, ho ripreso in mano pentole e pentolini e mi sono preparata una insalata di mare come dico io, uno di quei piatti prettamente estivi, che esige che vada mangiato freddo, e che mangerei tutti i giorni da giugno a ottobre finito (il bello della bassa Italia, brutto quest’anno di incendi e siccità, è che l’estate dura un po’ di più).
Di solito l’insalata di mare per antonomasia è con soli molluschi e crostacei, ma qualche piccola cozza non mi dispiace trovarcela dentro e così ne ho acquistato una quantità ridicola, aperta in semplice olio ed aglio, e la ho aggiunta a tutto il resto che compone una classica insalata di mare: calamari, seppie, gamberi e gamberoni (nel mio caso mazzancolle di cui sono assolutamente golosa), scampi e piccoli polpetti.
A dire il vero di solito utilizzo il polpo verace, quello grande, cotto in pentola a pressione e privato di tutto, anche della pelle viola commestibile e delle ventose.
La mirepoix di peperone invece è una recente aggiunta che adoro per tutte le preparazioni di mare.