Faccio subito una premessa. Io di patate non ci capisco niente.
E’ da pochissimo che riesco a fare delle decenti patate al forno, croccanti fuori e morbide dentro, ma non ho mica capito la tecnica, so solo che forse è solo il fattore C che mi accompagna in questo periodo. Ancora mi vengono collose e mosce quando le faccio in teglia col pollo, uno dei miei comfort food preferiti… eppure acqua non ne aggiungo.
Quando faccio il gateau di patate poi, la maggior parte delle volte mi cacciano fuori l’acqua, soprattutto quando ho ospiti o debbo fotografarlo, quando invece sono da sola e lo faccio per mera fame o per consolazione in una solitaria serata invernale, ecco che viene perfetto.
Il purè di patate ho provato a farlo tante volte partendo dalla patata lessa per poi cedere al Pfanni. E gli gnocchi di patate poi, stendiamo un velo pietoso, mi vengono simil pallini di piombo dei cacciatori in erba. Ma questo dipende dal fatto che mia madre non li ha mai fatti gli gnocchi di patate, ha sempre fatto degli squisiti gnocchi di acqua e farina, che restano morbidissimi, e che a distanza di anni, ancora non mi riescono bene.
Pura fortuna fu anche la riuscita dei crocchè di patate di Giuly, con i quali addirittura vinsi un contest, nel recente passato, ma a me la parola patate vecchie non mi dice niente. Io patate vecchie non ne ho, non so cosa siano. Forse le conservo anche male, nel cestone delle verdure del frigorifero, ma vivo in campagna, i mobiletti a 3 cassettini che si lasciano sui balconi qui si riempirebbero di ragni (e voglio pensare solo ad essi) quindi a prenderne uno non ci penso nemmeno. E poi io le patate le compro e le uso, non invecchiano, non ne hanno il tempo.
Quelle che però mi danno più soddisfazione sono le patate novelle, piccole, ovali, tutte uguali, che saziano il mio desiderio di precisione ossessivo compulsivo, perché sono quasi uguali l’una all’altra, e perché quando le trovo so che non posso sbagliare: l’insalata di patate mi viene sempre bene, e non devo impazzire a tagliare in cubi (per forza) uguali e calibrati, le patate grandi.
L’insalata di patate olandese, che ho scoperto sul blog di Hanneke, è una delle cose più buone che ho mangiato nella mia vita. Vuoi che io adoro la panna acida, vuoi che qui nella mia zona piena di russi e romeni riesco a trovare la Smetana, quella originale, vuoi che adoro parimenti l’erba cipollina, appena trovo le patate novelle l’insalata di patate olandese a casa mia diventa un must.
6 Comments
Elisa Baker(Flavia)
7 Maggio 2018 at 10:41
E ora questa si deve provare!!!
Valentina
7 Maggio 2018 at 15:37
… ma anche di corsa, direi!
Simo
7 Maggio 2018 at 15:25
Sono d’accordo con te in merito all’argomento patate…questa insalata però è semplice, bella e buona, ci può riuscire al meglio anche una pasticciona come la sottoscritta 😉
Bacione grande
Valentina
7 Maggio 2018 at 15:37
Fossero tutti come te i pasticcioni 🙂 si è davvero facile questa, di grande soddisfazione, sia come risultato che come gusto. Io la adoro, amo proprio la panna acida con la cipollina.
Lucia Melchiorre
7 Maggio 2018 at 16:29
io invece che amo le patate al punto da cucinarle in qualsiasi modo….ti dico che devo provarla subito…..ho un debole per l’insalata di patate e di solito, come sai, cucino sempre quella tirolese ma credo che questa potrebbe rilevarsi un’ottima alternativa!!!!! 🙂
Valentina
7 Maggio 2018 at 16:35
Eh lo so che tu le ami, e paradossalmente nelle tue ricette che sto rifacendo per la tua vittoria del The Recipe-tionist, sto cercando quelle che non le prevedono, per non fare brutta figura 😀