Da metà Luglio ha fatto ingresso a casa mia la famigerata friggitrice ad aria. Così come all’inizio era per il Bimby io ne sono stata a lungo grande contestatrice, ma mentre per il Bimby mi sono ricreduta, considerandolo un mai più senza, per la friggitrice ad aria ne avrei tante, e forse troppe, da dire.
Innanzitutto non è una friggitrice, ma un forno. Camera di cottura piccolissima quindi il consumo energetico esagerato viene mitigato da tempi decisamente più brevi di cottura del forno ammiraglio di casa, ma rimane sempre un forno. Tanto è vero che mentre in una friggitrice elettrica old style o in una pentola per immersione non potete cuocerci muffin e torte, qui si può.
Mi sono affidata al mio giudizio ben più che positivo che ho sulla Instant Pot (ne ho addirittura due in casa) e ho preso la Instant Vortex. Veloce e comoda di sicuro, ma siccome non esiste un manuale di istruzioni che, come la Instant Pot, abbia una tabella indicativa dei tempi di cottura per ciascun alimento, macroscopicamente raggruppato, è un elettrodomestico che richiede sperimentazione. Se con il forno vi scrivo sempre che ognuno ha vita a sé e ha i suoi tempi e gradi di cottura, e a voi sembra complicato, per la Friggitrice ad Aria nemmeno mi ci metto a darvi indicazioni di massima su tempi e temperature.
La poca esperienza che ho acquisito fino ad ora, in un mese di utilizzo, è che non ci si può assolutamente affidare alle ricette trovate in giro per la blogosfera o per il web, riguardo tempi e temperature.
Esistono infatti centinaia di friggitrici ad aria, di tutte le marche note ed ignote, ognuna con una potenza diversa ed una diversa ampiezza della camera di cottura (leggasi cestello o cassetto), perciò se la mia ci mette 8 minuti a 186 gradi per friggere patate, con la vostra le patate potrebbero carbonizzarsi e/o restare ancora crude. Dovete avere la fortuna di trovare tale ricetta rifatta da tale persona che ha esattamente il vostro stesso modello di friggitrice ad aria, per prepararci qualcosa di commestibile. Insomma affidarsi a qualcuno che ha fatto da cavia prima di voi. A me personalmente viene l’ansia anche solo a pensare di farlo.
Per cosa la sto usando? Per risparmiare i tempi di surriscaldamento della cucina con queste temperature tropicali, e prepararci dentro dei precotti, come le Croccole agli spinaci, i bastoncini o i nuggets di pollo e olive ascolane presi da Esi Surgelati, per melanzane a cubetti per fare la Pasta alla Siciliana, per le patatine Mc Cain. Vale la pena comprarne una? Per quanto mi riguarda la risposta è no. Ho sempre usato come alternativa al forno grande un fornetto più piccolo ma dignitoso, di una quarantina di litri, anch’esso con la sola opzione di cottura ventilata, che costa molto meno di una “friggy” (viene chiamata così).
Ad ogni buon conto ho avuto la “fortuna” che la famosa Chiara Passion avesse il mio stesso modello di friggy e così ho fatto alcune prove seguendo le sue indicazioni. Premesso che di cuocerci dentro dei muffin non ci penso proprio, ho provato ad arrostirci i peperoni. Sì, effettivamente il tempo è minore e si spellano con estrema facilità, ma secondo me una cosa che manca al peperone cotto in friggitrice ad aria, è proprio il profumo di arrosto, di brace, di fumo, che invece si ottiene con una cottura su griglia, o meglio ancora sul mio amato Lotus Grill. La praticità non può, a mio giudizio, andare a discapito del sapore. E così anche se ho appurato che si cuociono in meno tempo, per me il peperone arrostito è sul bbq. Punto.
Ho fatto tutta questa solfa per dirvi che comunque voi vogliate cuocerli, per la ricetta di oggi ci vogliono dei peperoni arrostiti, spellati, e da cui ricavare le falde (4 per ciascun peperone) da arrotolare. Qualsiasi tecnica è buona, affinché otteniate i filetti di peperone, che negli ingredienti vi indicherò come filetti di peperone arrostito, dando per scontato che voi li abbiate già, belli e pronti. Sappiate che io arrostisco i peperoni per tutta la settimana ogni lunedì sul Lotus Grill, con i tempi lenti di una cottura su un bbq portatile con carbonella e profumo annesso di peperoni che si spande per tutto il vicinato.
Il ripieno di questi peperoni è uno dei miei preferiti: patate e provola affumicata, un po’ di pepe e tanto Parmigiano. Un sapore strepitoso di gateau di patate semplificato, all’interno di una delle mie verdure preferite. Io amo i peperoni e malgrado le mie mille problematiche gastroenteriche, li digerisco senza alcun problema. Ragion per cui li preparo sempre in abbondanza in falde e li congelo, per poterli mangiare tutto l’anno.
Gli involtini di peperone comunque, una volta ottenute le falde che sono la cosa un po’ più lunga di tutta la preparazione, sono personalizzabilissimi. C’è chi li riempie con la carne (io detesto la carne in qualsiasi ripieno di verdure), chi con salmone, tonno o affettati e formaggio cremoso (tipo robiola), lasciandoli sia crudi che cotti, gratinandoli in forno come nel mio caso. Insomma, via libera alla fantasia.