E’ stato amore a prima vista il mio con la Pagnotta di Pasqua, appena ho aperto il blog di Ilaria Fioravanti. Ho sempre seguito Ilaria con il suo blog, ma soprattutto possiedo tutti i suoi libri fatta eccezione per l’ultimo, che non ho ancora acquistato, ma che ho in lista desideri, sui lievitati della sua regione, la Liguria, magistralmente scritto con Valentina Venuti, altra autorità, come la stessa Ilaria, in campo di lievitati.
Avevo davanti un lievitato tradizionale romagnolo, che si consuma il giorno di Pasqua accompagnato da uova sode e fettine di salame. Lievitato che non conoscevo, pur amando visceralmente la tradizione italiana in cucina, amore che mi conferì il calendario del cibo dell’AIFB nel 2016, di cui faccio orgogliosamente parte.
Tra l’altro mi ero ripromessa quest’anno di preparare quanti più piatti tradizionali pasquali riesco, e questo è entrato di diritto tra le pubblicazioni sul blog nella “dieci giorni” prima della Pasqua.
Come la stessa Ilaria scrive, i dolci di pasqua non sono niente di complicato, anche perché, il loro sapore volutamente né dolce né salato, li rende un mero accompagnamento ad altri cibi più simbolici della Pasqua, quali il salame, le fave fresche e le uova sode.
Questa pagnotta pare sia tipica del comune di Sarsina sulle colline romagnole, dove appunto si mangia per la “colazione di Pasqua” accompagnata dalle uova benedette poche ore prima in chiesa, un bicchiere di Sangiovese (sissignore, di mattina) e dove ogni anno si festeggia una vera e propria festa della pagnotta pasquale.
Tradizionalmente la pagnotta pasquale si faceva con la crescente, ciò che oggi definiremmo l’esubero di pasta madre, che le donne di casa farcivano con uvette rinvenute nel liquore all’anice e cuocevano nei forni comuni, non avendo le possibilità economiche di avere dei forni in casa.
Non avevo nemmeno finito di leggere il post di Ilaria che ero già in cucina ad impastare, scegliendo la seconda opzione di lievitazione, più veloce rispetto a quella che consigliava un riposo di diverse ore in frigorifero, per poterla cuocere, tagliare, fotografare ma soprattutto mangiare.
Poco dopo, favorevole anche il clima dentro casa abbastanza caldo per via dei termosifoni e del camino acceso, la pagnotta era già in forno, spargendo per casa un profumo indescrivibile di anice e di uvetta, che adoro.
15 Comments
Luisa
26 Marzo 2018 at 15:39
Ohhh che meraviglia!
Ilaria propone sempre golosità inenarrabili, ma tu, cara Valentina, sei inarrestabile!
Non so più quante siano le ricette, tratte dal tuo blog, che desidero ripetere!
Per adesso, ti comunico che ho realizzato la seconda frittata che hai pubblicato; grazie!
Un bacio grande,
Luisa
https://ricettelle.blogspot.it/2018/03/frittata-di-cipolle.html
Lisa
6 Aprile 2020 at 13:50
Ciao,
intanto grazie per la ricetta. Voglio davvero provare a fare la pagnotta, di solito se la farebbe arrivare mia nonna dalla Romagna, ma quest’anno, complice la quarantena, non ci è stato possibile.
Detto ciò, È possibile sostituire il latte in polvere? Temo che di non riuscire a trovarlo…
Valentina
6 Aprile 2020 at 13:55
Bella domanda, casomai, siccome io la ho rifatta dalla ricetta perfetta di Ilaria Fioravanti, puo contattarla su Facebook (io non ho facebook) e chiederglielo direttamente, perchè l’esperta di lievitati è proprio lei.
Valentina
9 Aprile 2020 at 21:04
Sostituire il latte in polvere è davvero molto semplice, tutto quello che dovrete fare sarà moltiplicare per 10 la dose di latte in polvere indicata.
Ad esempio, se nella ricetta originale sono previsti 300 ml. di acqua e 10 gr. di latte in polvere, potremo sostituirli con 100 ml. di latte liquido (10×10).
E poiché il latte liquido è composto per il 90% di acqua, alla quantità di acqua prevista dalla ricetta originaria (in questo caso 300 ml.) andrà sottratto 90, al fine di capire quanta ulteriore componente liquida aggiungere in caso di sostituzione del latte in polvere con il latte liquido.
Quindi alla fine otterremo una ricetta in cui utilizzare 100 ml di latte liquido e 210 ml di acqua.
Trovato sul web
GLORIA
16 Aprile 2020 at 16:04
ma se in questo caso non è prevista acqua se non nel lievitino? come si fa? io ho messo più o meno la stessa dose di latte liquido…
Valentina
16 Aprile 2020 at 16:08
Si nel caso di assenza di acqua si intende la parte liquida in questo caso il latte. Ha avuto una giusta intuizione. La conversione ad ogni modo io la ho presa da uno scritto altrui, googlandola.
Andrea
9 Aprile 2020 at 20:40
Al posto del latte in polvere posso usare il latte fresco parzialmente scremato ?
Se sì quanti ml. ?
Grazie.
Valentina
9 Aprile 2020 at 20:59
Sostituire il latte in polvere è davvero molto semplice, tutto quello che dovrete fare sarà moltiplicare per 10 la dose di latte in polvere indicata.
Ad esempio, se nella ricetta originale sono previsti 300 ml. di acqua e 10 gr. di latte in polvere, potremo sostituirli con 100 ml. di latte liquido (10×10).
E poiché il latte liquido è composto per il 90% di acqua, alla quantità di acqua prevista dalla ricetta originaria (in questo caso 300 ml.) andrà sottratto 90, al fine di capire quanta ulteriore componente liquida aggiungere in caso di sostituzione del latte in polvere con il latte liquido.
Quindi alla fine otterremo una ricetta in cui utilizzare 100 ml di latte liquido e 210 ml di acqua.
Maurizio
11 Aprile 2020 at 17:10
Ottima ricetta provata però 15 gr di sale sono troppi
Valentina
12 Aprile 2020 at 6:40
A me non ha affatto disturbato ma é chiaro che i gusti sono personali. Sono altresì certa che trattandosi della ricetta di una autrice blasonata e grande studiosa di quanto c’é dietro il cibo, i grammi di sale originali siano proprio quelli, salvo restando che ognuno poi si regola in base alle proprie preferenze di gusto. Buona Pasqua
Federica
12 Aprile 2020 at 0:16
Sto per sfornare la pagnotta, ha un bellissimo aspetto. Grazie!
Valentina
12 Aprile 2020 at 6:38
Mi fa molto piacere se riesci taggami su instagram
Valentina
12 Aprile 2020 at 7:46
E Buona Pasqua Federica
GLORIA
16 Aprile 2020 at 15:56
Buongiorno, ho provato la ricetta ed è venuta molto bene, grazie mille. l’unica cosa che mi chiedo è questa: la mia pagnotta ha lievitato bene, ma in larghezza e non in altezza. come faccio a renderla cosi alta? avete usato delle tortiere per contenerla?
Valentina
16 Aprile 2020 at 16:04
A dire la verità no ho solo capovolto la pagnotta dalla ciotola della lievitazione sul foglio di carta forno e proceduto ai tagli e ha mantenuto la forma. Ora non so se.sia stato un mero colpo di fortuna in quanto la ho preparata solo una volta. Possibilmente peró puo essere tranquillamente cotta in una tortiera che ne delimita l allargamento