La Porcona, torta salata di cui vi scrivo adesso, il cui ideatore è Corrado Tumminelli, mi ha colpita da subito tra quelle del libro Torte Salate, per mille ragioni. Vuoi per l’unione di pancetta e patate, vuoi per la richiesta specifica di abbondare con il rosmarino, che io adoro, purché fresco (e io ne vanto una piantagione da spaccio), vuoi per il nome che, diciamocelo, ispira curiosità…. ebbene è stata la prima delle torte salate che ho rifatto. Non pentendomene mai, se non al momento di chiudere i jeans.
Corrado è uno dei pochi uomini che fa parte di una community quasi completamente al femminile, e tenere testa ad un branco di donne non è cosa da poco conto. La caratteristica di Corrado è quella dell’essere senza peli sulla lingua (e già qui dovrei fermarmi e censurarmi, conoscendone la goliardia) e la torta salata ideata da lui, non poteva che chiamarsi la Porcona.
Il motivo è la presenza della pancetta di maiale in maniera massiva che, oltre a dare gusto, dà anche quella dose di grasso giusta che non renderà necessaria l’aggiunta di nient’altro se non di formaggio che, sciogliendosi, fa da legante.
Credo che la sua Porcona sia stata la ricetta più rifatta del libro Torte Salate e spero caldamente di riuscire a contagiare anche voi con le mie fotografie e la mia descrizione, tanto da spingervi a rifarla. E’ davvero buonissima, consolatoriamente deliziosa, meravigliosamente gustosa, assolutamente da fare e rifare!
6 Comments
Elisa Baker
20 Settembre 2017 at 10:16
….se non al momento di chiudere i pantaloni Ahahahahahahah…… ora vedi quando leggerà Corrado! Ahahahahahahahah
Pellegrina
5 Aprile 2019 at 22:09
Ragazza mia certo la quantità di grassi che riuscite a mettere ovunque non è impercettibile.
Mi piace molto l’idea confesso che quando ho letto che non c’era bisogno di altro che di formaggio mi sono messa a ridere.
Per mangiare questa cosa dovrei prima avere fatto un migliaio di metri di dislivello in ambiente innevato! Pero’ appetitosa è appetitosa. Tutto sommato la mangerei anche a riposo, pero’ credo che me la godrei di meno.
Ti diro’: sai che a me piacerebbe che i cubetti di formaggio restassero percepibili invece di squagliarsi del tutto? Trovo si sposerebbero alla perfezione con i dadini di patata.
Valentina
5 Aprile 2019 at 22:12
Si in effetti i cubi di parmigiano della ricetta originale si percepivano ma non legavano e ad ogni fetta il ripieno cascava rovinosamente. L’aggiunta di quelli filanti che fungano da collante é stata mia.
Pellegrina
7 Aprile 2019 at 19:57
Mi sembra un’ottima innovazione ingegneristica. Ma non si potrebbero avere tutti e due? Che so la tua fontina filante e un altro formaggio più stagionato, tipo Asiago? si accettano suggerimenti, perché resti duretto il cubo. Il parmigiano, ottima cosa, sia chiaro, qui secondo me non solo non lega, ma ha un sapore troppo particolare per andare con la pancetta e quasi quasi anche con le patate.
Valentina
7 Aprile 2019 at 20:09
Si con i formaggi puoi giocartela come vuoi e onestamente il parmigiano assoluto anche a me diceva e dice poco a parte non legare affatto. Io prendo quei cubotti di Parmareggio e ne uso due. Poi vado di asiago o fontina o anche scamorza
Arlete
27 Giugno 2019 at 8:46
E niente, io devo vestirmi e fare lo school run e invece sto qui a darmi i colpi al cuore!!