Sono tornata. A dire la verità mi sentivo bene già la sera del giorno successivo all’anestesia, avevo solo dolori forti al costato, avendomi gonfiato la cassa toracica col gas tipo pallone sonda (pensate, posso essere anche più tonda di ora, col gas) ed avendo avuto quindi le costole un’estensione a cui non erano use.
I dolori allo stomaco non sono passati anzi, se ve la devo dire tutta, due giorni fa ho avuto la madre di tutti i dolori di stomaco, dopo aver mangiato a cena il pollo con le patate (manco a dire glutine, insomma). Ad ogni modo tra una decina di giorni dovrebbero arrivare i risultati delle biopsie e dovrò riandare dal gastrenterologo a fare la visita finale, con prescrizione della terapia, che spero sia definitiva stavolta.
Devo ammettere che già la sostituzione, per mano del medico di base, del Pantorc 40 col Lucen 40, è stata abbastanza risolutiva ed i mal di stomaco si sono ridotti del 90%.
Nel frattempo è successo di tutto, inclusa una perdita nel bagno del piano di sopra che ha fracicato il muro della cucina, confinante, per fortuna in un punto dove non avevo mobili ma solo sul retro del frigorifero, e al piano di sotto, il soffitto corrispondente allo scarico della doccia, inizia a creparsi e a perdere intonaco. Tutto questo ha comportato una videoperizia, una chiamata al muratore di famiglia che viene nientedimeno da Napoli per fare il primo scavo di individuazione del tubo del peccato, invio di servizio fotografico al perito, preghiere in tutte le lingue e religioni che il preventivo venga accollato totalmente dall’assicurazione, decisioni da prendere sul rifacimento a questo punto di un lato della cucina, con una parete di mobili in muratura, pronti ad ospitare tutti i miei elettrodomestici che da giovedì si sono arricchiti con l’arrivo del nuovissimo BimbyTM6, il primo Bimby della mia vita. E quindi presto avrò i lavori in casa, con tanto di muratori che dovranno vivere a casa mia credo per una settimana buona. La fortuna di avere più piani.
In tutto ciò l’11 giugno, cioè tra meno di una settimana, devo vaccinarmi, ma fortunatamente per questo ho potuto prepararmi psicologicamente (e chiamare il notaio in caso di morte). Fossi vissuta in Campania dove ti prenoti e vivi nell’attesa di un sms, 24 ore prima, che ti dice solo dove devi andare e poi scopri 6 minuti prima quale vaccino ti andranno ad inoculare, con la mia ansia sarei collassata al momento dell’invio della prenotazione sul portale della Regione.
A conclusione del tutto, è arrivata pure l’allergia, e quindi l’ansia che gli starnuti e la gola graffiante siano Covid e non quella maledetta allergia che mi accompagna da almeno 30 anni, tutti gli anni, in questo periodo.
Insomma, ho bisogno proprio di un piatto che mi conforti un po’ il cuore, e le lasagne sono sempre una buona idea. Specialmente quando sono colorate e delicate. Queste le ho adorate letteralmente, sia per il gusto dato dal prosciutto cotto alle erbe tritato e sparso tra gli strati come fosse parmigiano grattugiato, dai fiori di zucca e dalla stracciatella di burrata, che non fila, e non ho il problema della disfagia, che come vi ho detto su Instagram, è un’altra delle mie “malattie”.
Ho utilizzato la sfogliavelo verde di Giovanni Rana, che non ho bisogno di sbollentare prima, ma che va solo farcita e cotta in forno, che cromaticamente ha dato a questa lasagna perfetta il tocco di classe. Non trovate che sia bellissima? Per sapere se è buona dovrete mangiarla, e considerando che non dovete cuocere nulla, e siamo nel periodo di massima fioritura dei fiori di zucca, che state aspettando?