Ricorro spesso alle veloci ricette di Monique del blog Mielericotta quando voglio avere la certezza che, malumore o buonumore, ciotola di vetro o plasticone, il pane lievitato mi venga bene!
Lo sapete sì, che la lievitazione, umidità dell’ambiente e calore a parte, dipende molto anche dall’umore? Inoltre guai a impastare, seppur con la KA, nei giorni di “rottura mensile“….il solo risultato che potrete avere sarà un’arma per la quale occorrerà il porto d’armi!
Perciò, Bressanini carissimo, mettiti l’anima in pace, così è!
E’ capitato a chiunque di guardare il cartone animato di Heidi, e a parte coloro i quali ne hanno tratto solo triviali e malate vignette su Clara in carrozzella, dando ad Heidi una caratterizzazione sadica che appartiene invece solo alle proprie menti da curare, tutti abbiamo visto e desiderato mangiare, almeno una volta nella vita, i panini che lei strappa a metà perfetta con le mani, e spalma di burro appena prodotto dal burbero e barbuto nonno, o riempie di formaggio.
Ebbene, quei panini si chiamano in diversi modi a seconda di quale area transalpina li produca.
Si chiamano Pain de Sils o Délices in Svizzera Francese, si chiamano Laugenbrot nelle zona in cui si parla tedesco (Alto Adige, Germania ed Austria), Moricettes in Alsazia, ma restano sempre e comunque i panini di Heidi. E se invece di avere la forma di panino, li si intreccia a mo’ di abbraccio, il nome con cui sono conosciuti è universale: Bretzels!
Sì, i panini di Heidi sono panini morbidi fatti con impasto bretzel!
Dei Bretzel, di cui mi sono innamorata nel 1998 quando vivevo a Bonn, amo il sapore pizzicoso che si trova un superficie, unito ai granelli di sale che in cottura aderiscono a questa “seconda pelle” dal sapore strano ma super attraente.
Ebbene, si tratta di una soluzione di acqua e bicarbonato, in dosi ben precise, in cui i panini vengono fatti bollire per 45 secondi, prima di essere scolati, incisi a formare gli spacchi caratteristici, e sistemati su carta forno prima di finire in forno. Ed è lì che avviene la reazione chimica. Gli spacchi restano candidi e tutto il resto del panino, non solo assume il colore bruno tipico dei Brtezel, ma acquisisce anche quel gusto così particolare ed unico!
Il consiglio che vi do è di raddoppiare le dosi per avere più panini, perché vi assicuro che, se dovete fotografarli o servirli a cena, con queste dosi, ve ne resterà a stento uno! Sono irresistibili.
Non ho decorato la superficie con nessun tipo di seme né con i granelli di sale che sono tipici dei Bretzeln… dopotutto quelli di Heidi sono perfettamente lisci e tondeggianti, no?