Quando Marilisa Spadaro ha pubblicato l’ennesima meraviglia, fotografica e golosa, sul proprio blog Madame Gateau, non ho resistito. Dovevo rifare questo pane “dolce e un po’ salato” con la trama di mantello di leopardo su ogni fetta.
Lì per lì ho pensato che fosse impresa solo per lei e poche altre che oltre alla bravura con i lievitati hanno anche una manualità invidiabile. Poi mi sono resa conto che anche io potevo farlo, anzi lo ho già preparato ben due volte, e credo saranno seguite da numerosi altri Leopard Bread. Perché lievita una volta sola, la formazione dei 7 salamotti dai colori concentrici è semplicissima e anche divertente e se, a differenza mia, non avete un forno che fa i capricci e un termostato che prende iniziative personali, vi verrà una crosticina dorata e sfumata anche all’esterno.
Credetemi, sembra difficile ma non lo è, dovete solo avere un po’ di pazienza e pesare l’impasto, suddividerlo a metà prima e un un’altra metà poi, colorare con due densità di cacao le parti che poi diventeranno le “macchie”.
L’impasto è quello della pasta brioche, quella setosa che non si smetterebbe mai di impastare e di accarezzare.
La prima volta che ho preparato questo pane dolce maculato, non avevo lo stampo da plumcake adatto, anzitutto era di ceramica, che è assolutamente nemica, perlomeno in casa mia, delle cose lievitate. E poi era più piccolo delle dimensioni consigliate da Marilisa. 30×11 cm in alluminio o metallo antiaderente insomma è quello che ci vuole. Ne ho acquistato uno economico di Guardini linea Keramia (non è una marchetta, è proprio un suggerimento), e il risultato è stato decisamente migliore. La prima volta venne fuori un mammone orribile, altissimo perché stava stretto in quello stampo magari bello da vedere ma inutile quanto il due di spade alla briscola, sembrava un nugolo di anguille morte, inguardabile.
E nonostante io spesso dica, per giustificare qualche acquisto più costoso, che il risparmio non è mai guadagno, in questo caso l’economico stampo Guardini ha fatto il suo porco lavoro, alla perfezione.
2 Comments
Eleonora
10 Aprile 2020 at 17:52
Cosa fare in quarantena se non panificare? E se poi sei mamma ti devi cercare delle ricette fantasiose da fare con i figli. Veramente ottima non dolce di per sè ma la mattina scaldata con il tostapane e una bella manciata di marmellata… che dire? Grazie per la ricetta
Valentina
11 Aprile 2020 at 7:46
Mi fa un sacco piacere, Eleonora, buona Pasqua a te e ai tuoi bimbi