Il detto Vedi Napoli e poi muori è indicativo di una morte reale per overeating.
Non a caso Flavia ha coniato un nuovo hashtag per la condivisione social delle foto di quando noi blogger andiamo fuori a cena, #proudeater. Quando si va a Napoli si mangia di tutto, dalle frittatine di pasta colme di besciamella, alla pasta e patate con la provola a mezzanotte, dal caffè con le 3 C alla mozzarella bollente appena plasmata e “mozzata”, alla pizza “comme a Napule a sanno fa“.
Ma c’è un gusto predominante che mai dimenticherò, anzi, che devo studiare ed approfondire meglio, ed è quello delle pizze di Franco Pepe, che ho avuto il PRIVILEGIO di mangiare e di veder plasmare dalle sue mani.
Franco Pepe, l’incarnazione dell’umiltà e della sapienza riunite in un corpo solo, si è prestato alle invasioni nel suo spazio di lavoro e, in alcuni istanti, sembrava addirittura rallentare i suoi fluidi movimenti di un impasto simile al velluto, affinché si potesse capire esattamente come le crea. E non poteva che essere amico carissimo di una delle persone migliori che conosco, Pasqualina Filisdeo, che per inciso, ho conosciuto, dopo anni che preparo sue ricette, proprio da Pepe in Grani a Caiazzo (CE).
Franco Pepe mi ha permesso di assaggiare i pezzi forti del suo repertorio di pizze meravigliose, soffici, dai sapori decisi eppure delicati, dagli accostamenti pazzeschi ed indimenticabili. Descrivere il suo prodotto è cosa ardua, se non impossibile perché qualsiasi parola non sarebbe mai abbastanza. Ma posso dire, senza peccare di esagerazione, che la sua pizza è la migliore che io ho mangiato nella mia vita.
E’ a Franco Pepe e ai gusti delle mie due pizze preferite tra quelle assaggiate, che ho dedicato i miei macaron. E in suo onore e per confermare e perpetrare il mio essere scanzonatamente scema, li ho chiamati i Pepe-ròn.
Le due pizze a cui ho dedicato i gusti dei miei due macaron salati sono la Riccia Nera e la Scarpetta.
La Riccia Nera è farcita con scarola riccia a crudo, scamorza affumicata in crema e salame matese al finocchio, ed è presente nel mio macaron di colore verde, in cui ho cercato di riprodurre il colore esatto delle croccanti foglie della scarola, con una farcia alla ricotta di fuscella aromatizzata ai fiori di finocchietto selvatico essiccati e un trito di salame secco.
La Scarpetta è farcita con due stagionature cremose di Grana Padano, 12 e 24 mesi, crema di mozzarella, composta a crudo di pomodoro e basilico ed origano liofilizzati. Alla Scarpetta ho dedicato il macaron di colore rosso ramato, farcendolo con crema di mozzarella di bufala e Grana Padano, origano e un battuto di pomodoro camone a crudo con mezzo spicchio di aglio e sale.
4 Comments
Luisa
7 Ottobre 2018 at 13:15
Assassinaaaaaaaa
… a capa mia sotto i piedi vostri😂😘😘😘😘
Valentina
7 Ottobre 2018 at 13:32
Ahahahhahahahahahahahahahhahahahha <3
Elisa Baker
7 Ottobre 2018 at 20:09
Io conierei pure #proudvalentinasfriend … fai robe ma robe che ricordo benissimo 😉
Valentina
7 Ottobre 2018 at 20:10
Aheeeeee, che poi ti reiettanoooo ahahahhahahaah