Quando, giorni fa, Cecilia ha scoperto che avevo finalmente pubblicato la ricetta del Pollo Tikka Masala che stava aspettando da appena 3 mesi, mi ha detto che l’intera famiglia si stava sfregando le mani perché, avendo quasi tutti gli ingredienti per prepararlo, gli aveva scucito la promessa di cucinarlo la sera stessa. Ma tra allenamenti, gestione della casa e occupazione dell’Istituto Alberghiero nel quale è docente, non aveva tempo pre una lunga cottura e così ha optato per l’utilizzo del Bimby.
E lì mi si è rifatta avanti l’idea che da sempre ho in testa, sull’effettivo bisogno che io ho o meno di questo famigerato Bimby.
Conosciuto in tutto il resto del mondo con il nome di Thermomix, mia zia Clelia lo possiede da una vita. Mentre io pagavo le rate del Folletto, lei aveva già cambiato il secondo Bimby, prodotto dalla stessa casa, la Vorwerk. Posta la domanda su Facebook, se dovessi o meno comprarlo, si è scatenato il putiferio. Chi lo associa a una setta (di un’altra setta non ne ho bisogno, grazie), chi non ne può fare a meno, chi lo ha sul banco della cucina fisso per non dimenticarsi di averlo se stipato in uno scaffale di cucina, chi lo ritiene indispensabile chi una cazzata stratosferica. E alla fine mi sono convinta definitivamente che, usandolo forse per 3 cose, che per altro amo fare a mano, in pentola, mescolando, lascerò che quei 1200 Euro la Vorwerk li riceva da qualcun altro.
Ma se ho avuto diverse motivazioni per non acquistare il Bimby a rate (che sarebbero terminate poco prima di quelle del mutuo), ne ho avuto invece duemila per acquistare la Instant Pot.
Diciamocelo, io tempo per stare in cucina ne avrei anche, ma alcune operazioni, oltre ad accelerarle, la Instant Pot le semplifica. Una per tutte, cucinavo poco il cavolfiore prima perché non amavo l’odore impegnativo che si spandeva inevitabilmente per casa quando lo preparavo, pur amandolo molto. Con la Instant Pot lo cuocio in 3 minuti intero e 0 a cimette, senza puzze e senza sporcare nulla. Posso preparare ad esempio una intera cena stile indiano, usando i fornelli per un paio di cose, il forno per un’altra, la crockpot per una quarta e la Instant Pot per una quinta che richiederebbe una vita.
Ho cotto un brodo perfetto, che ha superato finanche il “test mamma” (mia madre è campionessa mondiale di brodo) in 45 minuti, con un lesso che si scioglieva in bocca.
E pur non vendendola, la Instant Pot, ho contagiato Lucia, che a sua volta ha contagiato almeno altre 6 persone, e ora abbiamo una specie di clan, anche con mia sorella che finalmente ha deciso di smettere di temerla, e con Federica Bertuzzi, e sperimentiamo anche ricette nuove (cosa che pare che col Bimby, a meno che tu non sia cintura nera di Varoma, non puoi fare).
Quella di oggi è una sperimentazione di Lucia Melchiorre. Dovendo preparare per sé e per Luca i pasti per il giorno dopo a lavoro, seguendo un regime dietetico con un rigore hitleriano, ha sperimentato la cottura a vapore aromatizzata, con agrumi, di qualcosa che di solito puzza e fa puzzare casa per giorni: il merluzzo.
La Instant Pot ha quella benedetta funzione Steam, che permette di cuocere gli alimenti a vapore, senza far appannare i vetri e soprattutto senza far spandere per casa gli odori. Il merluzzo qui viene cotto con un vapore generato da pochissima acqua e molto succo di agrumi, a vostra scelta. Io utilizzo una arancia e due limoni. Per evitare che si secchi in superficie, ci appoggio sopra delle fettine di limone sottili, che fungono da schermo. 4 minuti da congelati ed il gioco è fatto.Non dovrete nemmeno aggiungere sale, perché rilasciando la propria acqua, ed essendo un pesce di mare, il merluzzo amplifica il sale che già contiene in sé. Anzi, vi dirò, che certe volte è anche salato, senza aver nemmeno aperto il barattolo del sale.
Come sempre qui di seguito troverete le istruzioni per prepararlo in Instant Pot, ma sono regole che, con tempistiche diverse, potete adeguare alle vostre apparecchiature. Sui fornelli, procedete a una consueta cottura a vapore, utilizzando i cestelli che avete a disposizione, bamboo od acciaio che siano. Ma calcolando tempi diversi, soprattutto se cuocete il merluzzo da congelato. Nel caso della cottura in pentola, però, non ve lo consiglio, fatelo scongelare prima, ma capite da voi che i tempi non sono gli stessi.
3 Comments
Pellegrina
4 Aprile 2019 at 21:55
Mi hai dato un’idea per la settimana prossima. Con semplice pentola e cestello. Ma il merluzzo no, vedo cosa offre il banco del pesce domenica. 🙂
Valentina
5 Aprile 2019 at 7:29
Secondo me il merluzzo piace solo a me. Anche la mia amica Sara l’altro giorno mi ha detto che avrebbe provato una ricetta di cui stavamo parlando, togliendo il merluzzo e utilizzando il baccalà. Io invece il baccalà proprio non riesco a mangiarlo…. eppure si tratta tutto sommato dello stesso animale 🙂
Pellegrina
7 Aprile 2019 at 20:06
Mi sa che la faccio domani, giorno di penitenza, però con i mandarini. Quelli li ho bio e voglio mettere anche le scorze nel piatto!