Innanzitutto vorrei condividere con voi il mio onore di essere presente proprio con questa ricetta sul portale famosissimo Spadellandia.
I brillantissimi Editor della piattaforma hanno istituito una sezione dei Blog Stellati e io ho avuto il piacere di essere contattata per farne parte. Immaginatevi quanto io posso aver gongolato. Ed é per questo motivo che proprio questa ricetta da loro selezionata é presente anche sul portale di Spadellandia, e potete vederla cliccando qui.
In questi mesi, stranamente a me è venuto fuori un dente dolce, che non avrei mai detto di avere. Ho cali glicemici sempre più frequenti, probabilmente dovuti al fatto che, non amando in modo particolare i carboidrati senza glutine, piuttosto che mangiare cose che non mi piacciono, li ho quasi del tutto eliminati. Il solo Basmati, che consumo in quantità inverosimili, non mi basta a sopperire i cali glicemici, alcune volte mi accascio letteralmente su sedie o divani e quindi ricerco il dolce come mai prima di ora.
Ed è per questo motivo che a partire da questo 2020 vedrete su questo sito tutte le ricette dolci che dal 2013 non ci sono mai state.
Qualche giorno fa mi sono resa conto che le mele che avevo acquistato non erano affatto dolci come le annurche, che invece non trovo già più, e quindi ho pensato di cuocermele al microonde con lo zucchero e la cannella, in vasocottura. Peccato però che l’ultimo temporale mi abbia rotto il microonde con una schicchera, e avevo dimenticato di averlo dato a Roberto per ripararlo (McGiver je spiccia casa). Avevo perciò una ciotola bella piena di dadini di mela con zucchero e cannella, che dovevo usare in qualche modo.
La sfoglia senza glutine che giaceva in frigorifero mi è venuta in soccorso, il succo che le mele avrebbero rilasciato in cottura avrebbe sopperito alla totale assenza di morbidezza dell’impasto, simile altrimenti alle suole delle scarpe.
Ho pensato di fare delle mezzelune alle mele, aggiungendo uvetta sminuzzata e pinoli, per creare dei mini strudel pocket.
Per dargli colore, perché le cose senza glutine nemmeno si colorano, ho spennellato i saccottini con l’uovo, operazione che come ben sapete se mi seguite dall’inizio, io detesto, per terrore del puzzo di freschino. E li ho spolverati con zucchero di canna, per dargli croccantezza. Insomma, un po’ come la scena della cassata/cazzatone de Il mio grosso grasso matrimonio greco, in cui la mamma di lei infila un vaso di fiori nel buco di un ciambellone per aggiustarlo, alla fine a quella sfoglia di m…a senza glutine, tra uovo, ripieno e zucchero, sono riuscita a dare un senso, golosissimo senso.
E con buona pace del dietologo, ne ho mangiati 4. Uno in fila all’altro.