Da quando ho visto su Facebook, quando ero ancora iscritta su quella piattaforma, la frase della foto qui sotto, per me il succo ACE, che a lungo è stato il mio preferito, non è più lo stesso. Rido e basta e a volte mi strozzo perché mi ricordo di questa frase mentre lo bevo, e sputacchio tutto per sghignazzare.
Fateci caso. Se vi chiedono a bruciapelo con che cosa è fatto, voi (e io sono inclusa in questo voi) rispondete Arancia, Carota e Limone. Questo perché sulle bottiglie e confezioni del succo ACE c’è la foto di un’arancia, una carota e un limone, come frutta e verdura intese quali fonti di vitamine. Sì, ACE sta infatti per vitamina A, vitamina C e vitamina E. E’ un puro caso che arancia e carota principino con le prime due lettere di quello che di fatto però non è un acronimo… sarebbe stato succo ACL altrimenti.
Ultimamente i succhi di frutta mi sono stati vietati dal dietologo, e avevo in dispensa una bottiglia di ACE che chiedeva di essere bevuta. Stoicamente ho scelto di non berlo ma di utilizzarlo per farci qualcosa. Googlando per cercare ricetta ACE, è uscita lei, Santa Chiarapassion, che col succo ACE ci fa una torta. Anche a sto giro la taggherò su Instagram, per correttezza, e lei da vip non mi si cagherà di striscio, ma vabbeh. Probabilmente me la sarei tirata tanto quanto lei anche io.
Considerato che il forno nella sciccheria è rotto e non mi cuoce le torte sotto, ho optato per trasformare la torta della Chiarapassion in mini muffin, avendo da “incignare” dei pirottini in silicone che avevo appena preso per qualcosa d’altro.
A dire la verità, questi muffin somigliano molto a quelli che volevo fare e per cui avevo comprato i pirottini, muffin in pentola a pressione alle carote, cotti al vapore, esperimento non riuscito ma che ritenterò. Però siccome le mandorle sopra erano previste in quelli falliti, le ho messe qua su questi, quindi per quelli in pentola a pressione dovrò trovare un’altra decorazione, o sembreranno praticamente uguali a questi.
Detto questo, questi muffin non si gonfiano tantissimo, o perlomeno a me nel mio forno stupido, non si sono molto gonfiati. Dentro però erano soffici, spugnosi, umidi, profumati, come un muffin deve essere per me.
E chiaramente sono finiti subito. Perché poi questi stampini sono piccolissimi, 5 cm alla base e 7 nell’apertura in cima, alti 3 cm, insomma, per chi ha la bocca tipo caverna profonda tipo me, due bocconi eleganti e spariscono, uno solo per il morso da camionista. Non a caso ho messo la foto con la mano (pelosa e con le unghie mangiate) per farvi capire la dimensione ridicola dei 20 pezzi che vi vengono fuori con le dosi indicate nella scheda ricetta. Naturalmente il succo ACE in questa ricetta non serve a niente, quindi alla fine lo ho bevuto, con buona pace di Rosselli, e lo ho inserito nelle foto per mero scopo decorativo.
Dedico questi muffin ad Alessandro, il mio grandissimo amico le cui chiacchierate con lui mi mancano abbastanza (Ale so che mi leggi, quando ti decidi a chiamare ti devo raccontare 6 miliardi di fatti), che oggi compie gli anni. Auguri amico mio, buon compleanno! So che forse avresti preferito il cioccolato e non una cosa dal sentore “sano e salutare”, ma è pur sempre un dolce.