Non ricordo più quale edizione fosse, ma di sicuro una delle ultime 3. Ebbene, Masterchef da qualche anno, accompagna la puntata in prima serata con un Magazine, che va in onda tutte le sere, nel quale ognuno dei concorrenti, a turno, prepara una propria ricetta del cuore o del ricordo, in una breve pillola televisiva, e subito dopo uno chef stellato, o un produttore (anche cuoco) o Bruno Barbieri, prepara un altro piatto.
Ebbene, ci fu una puntata in cui Barbieri doveva preparare una ricetta “svuotafrigo”.
A casa mia, quando preparo una ricetta svuotafrigo nel senso letterale del termine, è possibile che il frigorifero anzitutto sia praticamente vuoto e che io utilizzi anche il solo cuore di un cubetto di lievito scaduto il giorno prima per preparare un pane, o che utilizzi la parte ancora croccante di un peperone dimenticato nel cassetto della verdura, insieme a redivive carote per fare un veloce piatto di pasta con pretesa vegetariana.
A casa di Barbieri invece, ciò che si trova nel frigorifero, e soprattutto ciò che gli avanza, è di solito un petto di piccione, una quaglia, un pezzo di galangal, curry affumicato del Nepal, un tocco di bottarga e via dicendo.
Quel giorno preparò un petto di piccione glassato, cotto a bassa temperatura e blablabla… proprio svuotafrigo, effettivamente.
Questa di oggi, invece, è stata la mia ricetta svuotafrigo per eccellenza, perché invece di produrre una schifezza inenarrabile, ho dato vita a una goduria per occhi e palato.
Durante l’ultima incursione alla Lidl di Civitavecchia al rientro dal mare, avevo preso un Chorizo intero, ben imballato, lunga data di scadenza. Prima o poi lo avrei usato, pensavo. E invece durante un dominae repulisti in frigorifero di qualche giorno fa, è spuntato dal cassetto degli affettati, sventolando la manina per dire “Hey, ci sarei anche io“. A parte il fatto che ho rimosso assolutamente il motivo per il quale era stato acquistato, ho chiesto su Facebook alle amiche blogger e cuciniere come avrei potuto prepararlo. Mi sono state date sublimi proposte, ma di fatto avevo il frigo semi vuoto, e così ho dovuto arrangiare qualcosa con quello che dispensa e frigo mi mettevano a disposizione, assieme alla salamella affumicata. Uno yogurt greco scaduto il giorno prima, niente latte, il chorizo, un paio di peperoni piccoli presi essenzialmente come props per le foto, lievito pizzaiolo, Cheddar stagionato e paprika.
In men che non si dice ho preparato questi muffin, utilizzando lo yogurt al posto del latte che di solito si utilizza nella loro preparazione, e tutti questi ingredienti messi un po’ a caso. Ebbene, vi dico solo che DOVETE assolutamente provarli. Sono venuti buonissimi, morbidissimi, con un profumo pazzesco ed un gusto eccezionale. Per fortuna, non avendo seguito nessuna ricetta, ho segnato man mano le dosi degli ingredienti aggiunti, così che oggi posso condividere questa delizia con voi.
1 Comments
Luisa
4 Giugno 2018 at 14:27
Mamma mia, Valentina, viene proprio voglia di allungare la manina!
Questi li preparerò di certo per uno dei prossimi picnic sull’Etna!
Brava, 😘