Una delle preparazioni più fatte in tutto il mondo, è quella che invece sul mio blog scarseggia. E me ne sono resa conto ieri sera quando in un vocale su Whatsapp, la mia amica Mariele Floris mi ha chiesto come poteva trasformare il cake di ricotta e broccoli in muffin. Dopo una piccola conversazione scientifica su quantità, volumi eccetera, ha scelto di preparare mezza dose e farci appunto i muffin, con la sorpresa dell’alberello interno infilando una sola cima nel cuore del muffin ancora crudo. Questa domanda mi ha fatta riflettere. Io sono la sola a non preparare mai muffin, o quantomeno non per il blog.
A luglio scorso ho preparato, per un piccolo buffet casalingo della figlia di una mia vicina di casa, tre tipologie di muffin, molto facili, veloci e gustosi, tant’è vero che suo marito quando mi vede mi chiede quando glieli ripreparerò. E gli ho promesso che a breve li farò, così potrò anche prepararli per fare due foto per il blog e metterli di fatto a disposizione di tutti. Erano chiaramente muffin salati, sapete bene che posso variare la tipologia di preparazioni, ma il “dente” resta sempre di preferenza salato. Muffin cacio e pepe, muffin alle olive e muffin mortadella e formaggio.
Il dialogo con Mariele però mi ha fatto ricordare che tra quelle famigerate 40 ricette pronte e fotografate nei mesi (o anni) scorsi e che ancora non ho pubblicato, c’erano addirittura due tipologie di muffin salati. Quelli alla pizzaiola, che prometto a breve di pubblicare, preparati durante il lockdown in una di quelle sedute con le amiche del “cuciniamo tutti insieme” per non annoiarsi a casa, e questi di oggi, alla boscaiola, per recuperare un mazzo di funghi chiodini (erano così pochi che nel set fotografico non ne ho fatti avanzare per inserirceli) che boccheggiava in frigorifero e con un piccolissimo avanzo di pancetta perché i funghetti erano veramente pochi.
Le foto… se le riguardo mi viene voglia di cancellarle, e di ripreparare i muffin da capo, magari infilando nella foto un bel mazzolino di funghi chiodini, visto che siamo nella loro stagione e i banchi del mercato e supermercato ne sono pieni, utilizzerei una tavola diversa da questa verde che, ricordo, avevo appena finito di realizzare, dopo 15 giorni di verniciature, spugnature e tempi di asciugatura, e arricchirei il set con alcune delle foglie rosse che il mio vicino quest’anno ha promesso di regalarmi (ma che chiaramente non ho preso siccome sto in convalescenza piena, proprio nel momento della caduta delle foglie).
Ad ogni buon conto, fanno numero anche questi, e magari un giorno, così come sta facendo Sara in questi mesi, preparerò da capo tutte quelle ricette le cui foto mi fanno un po’ schifo, per il mero gusto di cambiarle. Ci sono foto e set che non mi appartengono più, in alcuni casi, nel trasloco tra un blog e l’altro, ho proprio scelto di non pubblicarne tante solo per via delle foto, altre invece le ho tenute, perché che siano brutte lo penso solo io e la mia mania di perfezionismo, ma sono tutto meno che brutte fotografie.
Ma ora veniamo a noi e a questa ricetta velocissima, come tutti i muffin dopotutto, che prevede il solo impegno di trifolare i funghi in padella prima di aggiungerli agli ingredienti secchi.Sì perché lo sapete, vero, che i muffin si preparano unendo gli ingredienti secchi e quelli liquidi in due ciotole diverse per farli poi incontrare tutti insieme, in un assembramento che oggi sarebbe proibito, e mescolare il meno possibile? Meno li si lavora e più soffici e alveolati vengono, provare per credere!