Questi muffin li ho preparati due anni esatti fa e li pubblico oggi. Due anni di attesa prima della pubblicazione ma senza una motivazione specifica. Semplicemente mi ero dimenticata di averli anche fotografati per pubblicarli sul blog.
Li ho preparati a metà Aprile del 2020, in pieno lockdown, insieme a tante altre blogger, tra cui Sara, e le “maestre di cerimonia” erano Laura e Lisa, titolari dei blog di cucina La Cucina del Cuore per Laura e Lisa in Cucina per Lisa appunto. Durante il lockdown fioccavano le iniziative anti noia, per cucinare tutte insieme qualcosa di essenzialmente semplice e con ingredienti di facilissima reperibilità, per distrarsi e passare un po’ il tempo.
Già all’epoca lamentavo dell’assenza di muffin qui sul mio blog, sia dolci che salati, così abbracciai con gioia questa iniziativa (anche perché in volto si facevano vedere solo le “maestre” quindi ero al sicuro dalle mie paturnie e pippe mentali).
Venivamo tutti già da un mese e più di privazioni e di perfezionamento dell’arte di arrangiarsi con ciò che le dispense offrivano e ciò che nei supermercati sopravviveva agli assalti delle cavallette, per cui questi muffin mi parvero ancora più squisiti di quanto in effetti lo fossero già di loro.
Dove abito poi io la pizza non la consegnava nessuna pizzeria, le pizzerie di zona avevano chiuso, facendosi i conti in tasca e quelle aperte non servivano la mia zona.
Non avevo pazienza e voglia di mettermela ad impastare a casa, a differenza di Lucia che da quel momento in poi ne ha fatto una istituzione casalinga, avevo ancora il forno vecchio che o bruciava le cose o le lasciava crude, e così qualsiasi cosa avesse il gusto pizza mi esaltava anzichenò.
Ho dovuto un po’ combattere contro il mio odio per le pellecchielle dei pomodorini da cotti, però ammetto che erano davvero buonissimi.
Per tutta la vita ho mandato al manicomio mia madre che doveva passare almeno tre volte qualsiasi sugo di pomodoro facesse. A casa mia era vietato, per colpa mia, utilizzare pomodorini o cubettato, sentivo le pellecchie, le parti dure, i semini amari.
E questa fisima me la sono portata fino ad oggi, che di anni ne ho quasi 45 (tra qualche giorno). Qui solo passate e vellutate, niente sughi rustici, niente cubetti, meno che mai il sughetto col pomodorino fresco. Lo faccio eh, ma poi passa per le lame del Triblade.