In occasione di una cena qualche settimana fa, dovendo preparare un dolce, ed essendo io tutto sommato sia terribilmente schifettosa sia ancora ligia a regolamentazioni Covid, ho preferito preparare qualcosa che fosse monoporzione così che nessuno avrebbe corso il rischio di toccare il dolcino di un altro/a.
Ultimamente sono in fissa con le cose croccanti, forse perché da quando ho iniziato il momento aria condizionata a palla in casa, ho sempre la gola rasposa, la voce da Maurizia Paradiso e mi riempio di tisane e roba morbida. Come il gusto del proibito, allora cerco e desidero cose croccanti. E anche per la realizzazione del dolce ho optato per un crumble, che ho aggiunto sopra un impasto classico da muffin alle ciliegie, di cui i miei alberi erano carichi. Ho aggiunto il profumo di mandorla, sia utilizzando qualche goccia di essenza nel muffin, sia tritando delle mandorle tostate in padella grossolanamente, per aggiungerle alle briciole di frolla crumble in superficie.
Inutile dirvi che sono andati a ruba. Quel giorno non li ho potuti fotografare, ma li ho rifatti, per fotografarli e regalarli poi ai figli della mia nuova colf, che sono scappati insieme a lei dall’Ucraina, per questa assurda guerra. Diana, la figlia minore, li ha trovati così belli che non voleva mangiarli per non rovinarli.
Non sono certamente io ad aver inventato il crumble sopra i muffin. E’ da una vita che Starbucks propone jumbo muffin ai mirtilli con copertura di crumble. Ed è ad essi che mi sono ispirata, sostituendo i mirtilli, che non sono proprio il mio frutto di bosco preferito, diciamocelo, con le ciliegie, e aggiungendo come dicevo prima, la mandorla, che con le ciliegie sta da Dio.
Il crumble in superficie è un sablé, non ha le uova, e quindi è impalpabile.
Ho volutamente lasciato le ciliegie solo tagliate a metà all’interno dell’impasto dei muffin perché avendole denocciolate prima, ho voluto che nell’incavo occupato dal seme ci si depositasse l’impasto. Questo ha fatto in modo che le mezze ciliegie non sprofondassero tutte sul fondo del muffin, come di solito accade con tutti i ripieni di frutta, per muffin e plumcakes. Come si ovvia a questa cosa? Si infarinano i pezzetti di frutta. In questo caso non è servito.
Per quante volte preparo i muffin dolci, non sono mai abbastanza da creare una sezione dedicata qui sul blog in sidebar. Mi piacciono, li mangio sempre volentieri, li preparo e li regalo, ma non penso mai a fotografarli. Forse perché di fatto sono preparazioni così banali che penso sempre che non ne valga la pena. Però non penso che ci sono persone che invece attingono al web anche le ricette basilari, quelle che magari io conosco a menadito e che improvviso in caso di cali glicemici di sorta. E così, anche se lo continuo a promettere, presto o tardi spunteranno tipo funghi altri muffin. Non prometto sempre dolci, ma ci proverò.