C’è aria da lockdown, travestito da mille artifici per non chiamarlo più lockdown, ma che di fatto quello è. Scrivo questo post che si autopubblicherà lunedì 19, giorno in cui dovrebbe uscire il nuovo Decreto, che appunto imporrebbe, a parte le chiusure di palestre, estetiste e via dicendo, anche un “coprifuoco” alle 22. Roba che manco al Ghetto. Che poi a leggere bene le notizie sconclusionate che ci sono al riguardo fin da oggi, non è un coprifuoco per le persone in strada, ma tutti i locali che invece di mezzanotte chiuderanno alle 22. Ora non si sa se chi sta ancora mangiando alle 22 rimane chiuso dentro a lavare i piatti fino alla mattina successiva, o se almeno ti lasciano il tempo di non stolzare per uscire dal locale alle 22. Lo scopriremo. Sta di fatto che a me di uscire a queste condizioni, non mi viene voglia.
Ed improvvisamente ho avuto voglia di pubblicare uno dei muffin preparati durante il lockdown di marzo (potete dedurlo dalle margheritine presenti nelle foto), mentre la mente va a come fare per le scorte di cibo orientale, in previsione di una lunga “chiusa” volontaria dentro casa.
Avevo preso diversi spicchi di Emmental per avere il pezzo perfetto per le foto dei crackers all’emmental, ve li ricordate? Una parte di quel formaggio lo avevo poi usato anche per preparare i Sofficini di Pancarré, ma ne avanzava tanto altro ancora. E così lo ho inserito come parte filante ma che mantenesse sostanza, in questi muffin salati.
Ricordate i muffin salati che ho pubblicato il mese passato? La ricetta base alla fine è sempre la stessa sicché non c’è molto da dire al riguardo, cambia solo il condimento interno, che a partire anche da questa mia versione con lo speck, potete variare anche voi. Ma il lockdown con tutti i suoi disagi lo abbiamo vissuto tutti, non è che potevamo permetterci questa varietà di cibo come in tempi normali. Quindi, come già vi dicevo appunto un mese fa, anche per la pecondrìa conseguente alla noia, ho preparato molti muffin che mi risolvevano, con una infornata sola, pranzo e cena.
L’unica cosa da dire è che alla fine lo sapete che non so se auguramelo o meno un nuovo lockdown? Perché aumentando il numero delle persone che hanno fatto il tampone, sono aumentati anche i positivi, i falsi positivi, gli infettivologi improvvisati, gli sputatori seriali, i vigili che passano anche nelle viuzze dove abito io e rompono il cazzo anche se sei sola a camminare, loro e la mascherina, e sono aumentate le ansie. E dopo quello che mi è successo 10 giorni fa, direi che già da solo il Covid mi dà ansia, tutto questo contorno non mi serve proprio.
Quando pubblicai i muffin ai piselli, una mia “amica” su Instagram mi chiese come avessifatto a far venire il “ripieno” perfettamente distribuito nel muffin. Boh, non faccio nulla di particolare, bado solo che l’impasto generale non sia eccessivamente mollo. Questo farebbe precipitare qualsiasi “farcia”, condimento, aromatizzazione, sul fondo. Ma se usate la mia ricetta di base, vedrete che nulla andrà sul fondo, rimanendo là dove è. Qui si vede poco, perché con lo speck sono stata poco generosa, mentre l’emmental ha lo stesso colore della mollica. Però fidatevi che anche in questi muffin era tutto al proprio posto.
Con quelli dolci (e in fondo ne ho fatto un tipo solo, coi mirtilli) il trucco fu di infarinare la frutta. In quelli salati, non serve farlo.