Oramai lo sapete tutti che il mio ristorante indiano preferito si trova a Roma, in Trastevere, dove sono quasi di casa.
Nonostante loro si siano sempre rifiutati di darmi le ricette dei loro piatti che ormai conosco a menadito, o perlomeno non le ricette intere inclusi i trucchi del mestiere, io alla fine sono tignosa e daje e daje dopo qualche tentativo riesco a riprodurli fedelmente.
Dopo il Butter Chicken, il loro White Murgh che non esiste altrove, ecco un’altra cosa che ordino sempre quando mi siedo a tavola da loro. Il Nimbu Pulao, il riso al limone e spezie. Come ben sapete in India il riso non costituisce un primo piatto, come da noi. E’ invece utilizzato come accompagnamento a sostanziosi e cremosi piatti unici, per assorbire parte degli speziati sughetti e in alcuni casi stemperare la presenza importante di determinate spezie.
La lista dei vari tipi di riso, Chawal, è davvero ampia. Passiamo dal basico riso basmati bianco (Ubla Chawal) al più sofisticato Biriani Hyderabadi (riso basmati con agnello e spezie), ma la cosa più importante è saperli abbinare.
Il Nimbu Pulao, quello al limone che vi presento oggi, è un ottimo compromesso tra un ricco riso con pezzi di agnello e un riso ospedaliero solo bollito. E si accompagna perfettamente al mio preferito, il White Murgh appunto.
Data la presenza importante di coriandolo e di zenzero fresco all’interno del sughetto del white murgh, dopo aver sperimentato tanti altri accoppiamenti con i risi del ristorante, ho stabilito che quello al limone (oltre al classico bollito) era la soluzione ottimale, ci si sposa alla perfezione. Ma per quello non avevo mai ricevuto nessuna istruzione né da Pradeep, né da Sunny. Loro infatti hanno sempre temuto che, riuscendo io a riprodurre tutti i loro piatti anche a casa, subito o con un po’ di tempo e tigna, non sarei più andata da loro.
Diciamo anche che, se prima abitando in centro, ci andavo decisamente più spesso, ora essendomi trasferita fuori città le mie sortite all’indiano si sono rarefatte. Mettiamoci anche che l’ultima volta che ci sono stata è stata una tragedia perché non mi è piaciuto perfettamente niente, ecco qua che tentare la riproduzione di tutti i miei piatti preferiti diventa quasi un’esigenza.
Ho cercato quindi in rete, e ho trovato la ricetta che però prevede anche altri ingredienti in aggiunta al semplice limone e curcuma, e che nel nimbu pulao del ristorante io non ho mai trovato. Anacardi o arachidi tostate e lenticchie per dahl, che io non ho messo. La maggior parte di queste ricette era preparata con la Instant Pot, e quindi io così lo ho preparato. 4 minuti in pentola a pressione ed il gioco è fatto.