Ed eccoci arrivati di nuovo ad un altro appuntamento con la ditta Rizzoli Emanuelli, che ha dato fiducia a me, al mio blog, alle mie capacità in cucina e non si è fatta intimidire dai miei pochi follower su Instagram (appena 1300), scegliendomi tra i Taste Ambassador dei propri prodotti.
Quando non si fa parte, o non si è fatto parte, di circuiti grossi, come iFood, Giallo Zafferano, o il recente e di successo Say Good, ma si è singole unità, è difficile avere tanti followers, difficile farsi vedere, ci si sente come le particelle di sodio. Anche perché, coloro che hanno invece tanti followers, ti condividono col kaiser, nessuno ti aiuta a farti emergere, a farti notare. Fosse una volta che in quella pratica di Instagram del Follow Friday, in cui si consigliano nuovi profili da seguire, qualcuno di queste big consigliasse il mio. Ma va bene così, in fondo.
Animale mangia animale, il pesce grosso il più piccolo se lo mangia, non lo aiuta.
E quindi quando succede che una azienda top come la Rizzoli Emanuelli ti nota, non dico che cammini sulle acque, ma poco ci manca!
Oggi vi propongo una ricetta che utilizza le alici Cantabriche, in vasetto.
Si tratta di un piatto di pasta talmente ricco e carico, che di fatto può (e deve) essere considerato a pieno titolo anche piatto unico. E’ un piatto molto profumato, dalla presenza del timo, e che vede un accostamento comune e sempre vincente, quello tra le olive nere e le acciughe. L’agente legante poi è dato dalle cipolle caramellate. Se non amate il timo, potete utilizzare del rosmarino che, in quanto erba del bacino mediterraneo, ci sta benissimo lo stesso.
Siccome si tratta di gusti e profumi del Sud Italia, ho scelto come formato di pasta le orecchiette (comprate, che non me ne vogliano le amiche pugliesi).
C’è stato un periodo qui nel blog, in cui inserivo solo primi piatti… tempo fa misi a confronto le varie categorie, e c’era una sproporzione assurda tra i primi e i secondi (per non parlare poi tra i secondi di carne e quelli di pesce). Così mi ero forzata a cucinare meno primi piatti, prediligendo più le altre “portate”… e alla fine mi sono accorta che era davvero tanto che non pubblicavo un primo piatto qui nel blog!
E sono felice di farlo utilizzando un prodotto di eccellenza come le Alici Cantabriche di Rizzoli Emanuelli.
1 Comments
Pellegrina
16 Febbraio 2019 at 13:10
La pasta la rifaccio di sicuro, amo i sughi robusti, devo solo anche io comprare le orecchiette (:.
I prodotti della Rizzoli sono i migliori, specie le alici, compro solo quelle, mi pare di averlo già scritto, quindi approvo (e la Rizzoli non mi ha nemmeno « scelto »).
Non approvo invece la scelta delle alici spagnole, non vedo perché importarle industrialmente quando ce ne sono di assolutamente ottime qui da noi.
L’unica ragione potrebbe essere quella, poco elegante, che i salari spagnoli sono stati abbassati di forza grazie alla crisi e ai licenziamenti spietati che sono stati imposti alla Spagna. Quindi garantiscono più profitti al produttore. E così arriva la moda delle alici cantabriche (ché si’ magari saranno più polpute e grandi essendo oceaniche ma insomma…).
Ma questo non va bene, né per gli Spagnoli né per i lavoranti italiani.