Pan Pizzette

1 Ottobre 2021Valentina

Prep time: 5 Minuti

Cook time: 15 Minuti

Serves: 4

E’ da quando ho memoria, cioé da tutta la vita che mia madre, per riciclare il pane avanzato, di solito il pane di Altamura che mio padre, alle sue sortite in Puglia, comprava sempre in quantità massiccia, prepara queste bruschettone dal gusto e dall’aspetto di pizzette. Pomodoro, mozzarella, olio, origano e basilico in uscita, niente piú.

Il suo è sempre stato un recupero/riciclo totale, a 360° perché per il condimento, a parte la mozzarella fior di latte che comprava sempre appositamente, anche il sugo di pomodoro usato era quello avanzato magari dal pranzo. Io e il pomodoro da anni non andiamo d’accordo e così io la pastasciutta non la preparo praticamente mai e di conseguenza sugo non me ne avanza mai.

Così quando voglio riciclare il pane avanzato, o meglio, quando voglio concedermi la veloce bontà di queste panpizzette, utilizzo i piccoli brick di passata di pomodoro dei quali sono stata omaggiata da Pomì, che condisco a crudo, in una ciotolina a parte, con i sapori di un sugo di pomodoro classico: poco aglio granulare (a volte lo ometto proprio), olio a crudo, origano secco, e un pizzico generoso di sale. Spalmo questo sughetto sulle fette di pane, aggiungo la mozzarella a fette (tagliata casomai qualche ora prima e lasciata in frigo così perde acquetta e siero) e le cuocio in forno a 200/210°C per un quarto d’ora circa, col basilico in uscita. Il profumo che in pochi minuti si spande per casa è celestiale, devo dire la verità. A volte compro il pane proprio apposta per farlo indurire, ma anche il pane fresco magari un buon Lariano o Genzano, tagliato a fette non troppo sottili, ha il suo grandissimo perché.

Quante cene ho approntato così, belle, sostanziose, veloci e felici.

I piccoli brick di Pomì mi consentono di non sprecare il pomodoro che a casa mia finirebbe buttato nel gabinetto, e di utilizzarlo tutto per la preparazione di piatti veloci e di porzioni anche piccole. Soprattutto ora che in casa sono la sola a mangiare, dopo che il professore ha subìto l’intervento di chirurgia bariatrica, e potenzialmente queste panpizzette potrebbe non mangiarle proprio più, se non tra un anno, a peso forma raggiunto, ma sempre in dosi microscopiche, i piccoli brick per me sono la salvezza.

Ultimamente sto utilizzando il pane sciapo, che vendono proprio così già al supermercato, per la iniziativa poco spontanea di mangiare senza sale, per la ritenzione idrica e la pressione. Anzi vi dirò di più. Non mi sono affatto messa tranquilla dal punto di vista pressione/cardiologo/infarto, e così sto aspettando di verificare un nuovo professorone della chirurgia che spero voglia prendere a cuore questa mia ipocondria, e studiare i miei picchi pressori. E poi se mi devo prendere la pillola della pressione, che pillola sia, ma almeno mi metto con l’anima (speriamo) in pace.

Era tanto che comunque, volevo aprire una sezione nuova in sidebar, con un focus sulle ricette del riciclo, e questa delle panpizzette ci rientra a pieno titolo. Anzi, vi dirò, che la creerò proprio in settimana, così utilizzerò proprio un segmento della foto delle panpizzette per creare la categoria.

Inoltre non me ne vogliate, ma siccome qualcuno direbbe che questa non è una ricetta, e siccome il procedimento mio e di mamma ve lo ho raccontato nel papiello più su, la scheda della ricetta non la troverete. Sono facilissime, anche spiegarvele in una scheda ricetta mi parrebbe come considerarvi totalmente impediti. E se, dopo anni, siete ancora qui a leggere le mie ricette, qualcosa lo avrete pure imparato a fare, o no?

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