Ho atteso fin troppi anni prima di ficcare la zucca dentro le preparazioni dolci, e tra oggi e la settimana prossima ve ne beccate ben due. Iniziamo con la più deliziosa delle versioni di pancakes che io abbia mai assaggiato.
Ok, sì, lo ammetto: questi sono piccolini e sembrano blinis o meglio oladi (la versione russa e in miniatura dei pancakes salati), ma ho comprato una padella a quattro scomparti tondi che sublima la mia mania ossessivo compulsiva facendomi ottenere pancakes degni di Giotto, ma purtroppo più grandi di così non vengono. Poco male vi dirò, perché ho tutta l’intenzione di prepararli ancora e ancora, e anche salati e multicolore, utilizzando il potere colorante delle verdure e dei loro estratti.
Nulla vi vieta però di fare i pancakes della grandezza che più vi aggrada, anche stortignaccoli se non avete le fisime come me, basta che usiate questa ricetta, perché è veramente perfetta.
La zucca, diciamocelo, non sa di molto e quando sa di qualcosa è dolce. Ragion per cui negli utilizzi salati la si esalta accompagnandola con formaggi cremosi e dal sapore deciso (Taleggio, Gorgonzola, ecc) e con salumi anch’essi belli importanti (guanciale, ciauscolo, ecc).
Tra le zucche migliori, in fatto di cremosità e sapore, oltre alla Butternut o zucca violina, che è quella che utilizzo prevalentemente, c’è la Delica, bassa schiacciata e verde, o la Hokkaido, una varietà dal nome giapponese, a forma di grossa pera, e dal colore arancione molto intenso. Di questa zucca è possibile mangiare anche la scorza, che è molto sottile.
Questi pancakes li ho preparati appunto con la purea di zucca Hokkaido., accompagnandoli con il classico dei classici, lo sciroppo d’acero, e i frutti di bosco freschi. E siccome con le dosi della ricetta in scheda ne vengono fuori 24 utilizzando questa padella i prossimi li riempirò a mó di paninetto con le mie adorate creme proteiche.
La ricetta è ben bilanciata, a prova di errore. Ha un mix di zucchero semolato e zucchero di canna e contiene in pari misura farina e purea di zucca. Insomma, un’altra versione ricca e golosa per una colazione o una merenda all’americana e di stagione. Se non vi piacesse lo sciroppo d’acero, il miele va bene lo stesso, magari addizionato a scaglie di mandorle a lamelle. Oppure proprio con le creme spalmabili, proteiche o meno. Sono e si mantengono soffici a lungo e si preparano velocemente.
La parte più “complessa” è sbucciare e cubettare la zucca e cuocerla al microonde, che è una affermazione sarcastica perché come vi ho già detto la Hokkaido si sbuccia facilissimamente avendo una buccia sottilissima.