Ho tenuto il libro La Cucina di Vefa in Lista Desideri Amazon per tantissimi mesi. Non riuscivo a vederne un estratto da nessuna parte, non sapevo se ci fossero foto e a volte mi fido poco delle recensioni degli utenti Amazon, spesso e volentieri umorali tanto quanto quelli che si sfogano su Tripadvisor. Fino a quando, stretti i rapporti con Federica Bertuzzi, ho scoperto che lei possiede questo libro, così come moltissimi altri della Phaidon, consigliandomelo caldamente.
I 34 Euro spesi meglio della mia vita, mi dovete credere. Sì, le foto sono un po’ old style, molto “Piatto 70”, del setting e della cura che ci si deve mettere nemmeno una traccia, ma ricette infallibili anche se scritte con inchiostro blu (a tratti impercettibile per le cecate come me), per richiamare i colori della bandiera greca, che troneggia sulla copertina del compatto volume!
La prima ricetta che ho rifatto, appena ho ricevuto e sfogliato l’intero volume, è stato questo Pane fritto Cipriota, dall’impronunciabile nome Tiganopsomo me elies.
Si tratta di strisce di pane dalla morbidezza unica, pane dolce perché assolutamente senza sale ma impastato con il miele, ripieno di Olive Kalamata greche, nere, tagliato in trancetti e poi fritto. Qualsiasi parola io utilizzi per descrivere il sapore al primo morso, appena fritto, appena intiepidito, è riduttiva. Dovete prepararli, a patto che utilizziate le caratteristiche Olive Greche, con una sapidità importante che “Taggiasche” o “Gaeta” non hanno.
Se avete una Lidl vicino casa o raggiungibile, e vi capita la settimana delle offerte Greche, fatene scorte di queste olive. Anche perché, ne sono certa, vorrete rifare questi pani molte più volte dopo averli addentati.
Io non ho mai avuto la fortuna di trovare le Olive Kalamata alla Lidl ma le trovo senza problemi ad Esselunga. Sia della Louit Freres, in barattolo sotto salamoia, dal costo un po’ proibitivo, se mi posso permettere, sia della marca Gaea, biologiche. Di meno come numero (ogni pacchetto ha un peso netto di olive di 120 grammi), ma davvero molto buone e meno care delle Louit Freres. Vanno scelte quelle nere, intere col nocciolo, non snocciolate. Io credo sempre che snocciolate e conservate le olive un po’ ci perdano, poi con i moderni snocciolaolive che qualsiasi cinese ti tira dietro per due spicci, snocciolarle al momento del bisogno diventa un gioco da ragazzi.
Sebbene la stessa Vefa nel libro proponga una alternativa di cottura al forno di questi paninetti, vi prego di volermi dare retta e di farli fritti. Ne guadagna il gusto, e mantengono quella impalpabilità tangibile fin dall’impasto, profumatissimo e ricco di miele.
7 Comments
Giulia
11 Aprile 2018 at 7:43
Ho quel libro da diversi anni ed ho provato svariate ricette, sempre con risultati eccellenti.
Questi panini alle olive sono in lista da tempo, ed ora che anche tu me ne confermi la bontà, non vedo proprio motivo di aspettare ancora.
Grazie per avermeli ricordati!
Buona giornata e un abbraccio
Valentina
11 Aprile 2018 at 7:48
Sono davvero eccezionali, Giulia. Vanno sicuramente mangiati caldi o tiepidi, da freddi un po’ ci perdono, ma ti assicuro che sono come le ciliegie, vanno giù uno dietro l’altro 🙂 io non avevo il libro lo possiedo da poco e questa è la prima ricetta che ho fatto, ma se queste sono le premesse e poi se mi dici di averne fatte altre con grande successo, proseguo con il mio amore per la Grecia, dove ahimè non sono mai stata 🙂
Marion
11 Aprile 2018 at 8:48
I saw the photo on instagram and always stop when I see a greek recipe.
So glad to hear your love to Greece. The same I feel with Italy ; )
well here Kalamata olives are everywhere and not only in a small jar.
Vefa’s cook book are very popular.
Hope to see more greek recipes in your beautiful blog.
Greetings from Greece : )
Marion
Valentina
11 Aprile 2018 at 8:55
What a surprise, Marion. I have never been to Greece but I am trying to make some Greek recipes, and I could not use any other book than Vefa’s one, that has been highly recommended to me from a friend who also has a foodblog. I am totally in love with this book, and with this recipe, the first one I tried. Unfortunately we find only the olives in Jar, Greek ones I mean, and I am looking forward to eating all the recipes I am going to cook, in Greece! Souvlaki and Tzatziki will be published in a couple of days 🙂 And can’t wait to try Gyros.
Marion
11 Aprile 2018 at 15:55
Can’t wait to see all the recipes cooked by you. With an Italian touch 😉
Wishing you to manage and come in Greece as soon as possible.
Hope to come in italy too!!!
You gonna love Gyros!! That is for sure!!
Will be in touch!! Nice to find you.
Have a nice day.
P.S. I will send you a recipe for the mini pies with greens as soon as I find it 😉
Pellegrina
22 Aprile 2018 at 22:24
Le olive kalamata al mercato di Piazza Vittorio ci sono, sfuse, o comunque ci sono delle olive sapide come dici tu, dette “greche”. Le ha anche qualche gastronomia.
Valentina
23 Aprile 2018 at 7:16
Ah ecco non lo sapevo, ma il mercato di Piazza Vittorio mi rimane scomodissimo, però durante le mie sortite in zona, ci passerò 🙂 Grazie per la dritta!