Anche se l’ultima volta, pur essendomi io comportata come sempre, e cioè con rispetto e con tag e link ovunque, Araba Felice in una sterile polemica su Facebook, ci ha tenuto a sottolineare che la ricetta dei Sofficini fosse la sua, a sto giro la ritaggo ovunque, sperando che di quiproquo non ce ne siano più. Ma a onor del vero in quel caso ci si mise di mezzo una malalingua che, aiutatemi a dire stronza…
Lei è la regina delle ricette furbe (o cialtrone come piace dire a me, in maniera del tutto smaliziata), e quando propose questi paninetti li salvai subito. Poi ne vidi una versione farcita di cipolle caramellate alla birra, proposta da La Panificatrice Folle (a cui devo stare evidentemente sul culo perché quando la taggai per i nodini all’aglio non mi ha mai cagata) e ho pensato di prepararla per partecipare anche questo lunedì all’iniziativa, su Instagram, di #oggicucinoconleamiche.
L’ingrediente comune questa settimana è la birra. Di ricette con la pastella alla birra credo che oggi Instagram sarà pieno, e questa caramellatura delle cipolle tanto particolare ho pensato che potesse essere una ricetta efficace e di spicco.
La ricetta è facilissima, fa parte di qui pani che si impastano (poco e niente) in una ciotola, sporcando solo quella e un mestolo, pochissima impresa per una resa grandissima.
Nelle foto le cipolle sono appena visibili, la prossima volta utilizzerò quelle rosse, ma il gusto non cambia affatto: sono panini facili, profumatissimi e deliziosamente soffici. Si mangiano tal quali, perché tanto la loro aromatizzazione la hanno già, o farciti con un salume strong, che stia bene col gusto importante della cipolla. Il fatto di averle cotte prima, sfumate con la birra e caramellate, non le rende indigeste né pesanti, forse solo il fiato un po’ ne risente, ma diciamo che una volta ogni tanto ne vale la pena.
I panini così fatti sono molto morbidi all’interno, altamente idratati (la stessa formatura dei piccoli bocconcini sarebbe infatti meglio farla utilizzando una spatola), e il passaggio nella semola li rende croccanti e fragranti all’esterno.
Questi panini, nella loro essenzialità, sono adatti al momento storico in cui viviamo, in cui sono vietati tutti gli assembramenti nei luoghi pubblici, in cui sono chiuse le scuole e si deve occupare il tempo a casa invece di sentirsi leoni in gabbia, in cui nei supermercati c’è un panico esagerato, in cui nelle mense tipo quella di Saxa hanno delimitato gli spazi vitali per le file disegnando enormi trapezi a terra con un vistoso nastro adesivo giallo ocra, in cui è meglio starsene a casa e pazienza se non si è fatta la spesa apocalittica in caso di calamità naturale o attacco alieno.
Si sopravvive benissimo con 2 pacchi di riso, con quei barattoli di fagioli, ceci, piselli e tonno che abbiamo tutti negli sportelli delle dispense, farina, olio e sale, con quei surgelati che giacciono nei freezer da mesi, i rimasugli di biscotti e il famigerato pane e cipolla, simbolo di indigenza e ristrettezze economiche… ma ora non più! Nobilitatelo facendo questa ricetta antipanico!
2 Comments
Pellegrina
9 Marzo 2020 at 13:34
Ecco è in momenti come questi che si invidia di più il tuo orto.
Io sono a casa, in malattia, niente di grave, niente tampone, ma guardo con un po’ di ansia il termometro; sono in osservazione, non devo entrare in contatto con nessuno e una visita all’orto sarebbe benvenuta.
L’altro giorno ho giusto fatto una verza ripiena, riso e carne, la tua appena scottata è bellissima, la mia, non essendo molto fresca l’ho cotta un po’ di più, mentre era in forno ho aperto il tuo blog e sono piovuta proprio sui tuoi involtini formaggiosi.
Valentina
9 Marzo 2020 at 13:38
Hey… Mi dispiace tu stia male… Che succede???