I panini porcellini, nome dovuto sia al ripieno “maialoso” sia alla forma chiaramente di maiale, sono l’evoluzione lievitata di quelle sfogliatine fatte con würstel e pasta sfoglia comprata che si preparano velocemente in caso di arrivo di ospiti improvvisi e di conseguenti aperitivi improvvisati.
Sono simpatici da vedere e golosi, adatti anche alle feste per bambini, dove però va trovata una alternativa al chiodo di garofano che ho utilizzato per gli occhi, perché loro li mangerebbero, nella foga. Io stessa li ho inseriti solo a panini cotti, per evitare che l’aroma importante del chiodo di garofano penetrasse nel panino, che di tutto volevo che sapesse fuorché di spezie. E dopo le foto gli ho letteralmente “cavato” gli occhi per evitare che il profumo permeasse nel ripieno.
Al posto dei chiodi di garofano, che restano la soluzione migliore perché il cuneo si infila e non c’è rischio caduta, si possono usare grani di pepe nero. In quel caso va creato un incavo nella pasta ed incastonato il pepe.
In questo caso ho utilizzato dei würstel grandi tagliati in 4 parti, per fare dei panini che potessero svolgere anche il “ruolo” di cena, ma se volete farli più piccoli potete utilizzare anche i würstel mini. Altra alternativa è la salsiccia vera, luganiga o classica, prima arrostita in padella e poi sezionata e messa nel ripieno al posto del mio würstel.
Attorno al würstel o salsiccia che sia, si può mettere uno strato di bacon, o anche del ketchup. Io li ho lasciati semplici.
Sono adatti ad ogni occasione e fanno sempre allegria in una tavola imbandita. Mi perdonino i vegani, ma questa non è una ricetta per loro, nella forma e nella sostanza.
Ora che ci penso, considerata la presenza del würstel all’interno, se avessi trovato anche panini di questo tipo sulle tavole delle festiocciole a cui andavo da bambina, probabilmente mi sarei attaccata anche a questi panini, e non solo a quelli con il tonno.
Avevo infatti già raccontato che da piccola tante cose per una questione di farci mangiare prevalentemente sano, mia madre non ce le dava spesso. E così a casa di mia zia Liliana io facevo letteralmente strage dei panini col tonno perché c’era la tanto agognata maionese. Anche il würstel era un altro alimento semi proibito, e aspettavamo con ansia l’estate perché mia zia li metteva nell’insalata di riso.
E comunque, nell’attesa che Vittoria, che da 3 giorni ha iniziato le prime pappe, diventi grande, questi porcellini inaugurano una nuova sezione che è quella delle cose che preparerò per lei.
Cristiana del blog Boeuf à la Mode, ha scelto di partecipare proprio con questi panini porcellini, al mio mese da vincitrice del The Recipe-tionist. Guardate quanto le sono venuti carini, cliccando qui.