Questa pannacotta salata al broccolo romanesco era il piano B dell’iniziativa #unasanaschiscetta una iniziativa su Instagram alla quale partecipavo qualche mese fa, casomai non mi fossero riusciti bene i muffin al broccolo che invece poi ho proposto. Mai come quella volta avevo trovato broccoli giganteschi, la più piccola delle rosette era più grande dei pirottini, e a comprare le rosette surgelate, che sono tutte piccole e uguali, non ci avevo nemmeno minimamente pensato. E non ero certa della riuscita della “sorpresa alberata” al momento del taglio del muffin.
E così le ho conservate per il periodo autunno/inverno 2020. Tra i banchi del supermercato si trovano già broccoli e cavolfiori, ma state serenissimi. E’ una ricetta preparata un bel po’ di tempo fa, quando i broccoli erano di stagione. Nessun broccolo è stato sacrificato anzitempo per preparare queste deliziose panne cotte, bellissime da vedere e deliziose da mangiare (anche se poi lo sapete che io della stagionalità me ne frego, ma una delle prerogative di chi mi legge è quella di rompermi i coglioni, che devo fare).
Ad ogni buon conto, ora siamo nel periodo giusto, per comprare e preparare broccoli, cavoli, zucche (che sto imparando a conoscere e cucinare) perciò preparatevi a una serie di ricette verde broccolo, perché pubblicherò quelle dello scorso inverno e quelle di quest’anno. La zona verde, che al momento non esiste, la faccio diventare questa, il mio blog.
La ricetta originale era su Donna Moderna, prevedeva il gorgonzola, ma incerta del risultato finale in termini di colore (diciamo che le parti verde muffa velenosa all’interno del gorgonzola sono tutto fuorché invitanti), lo ho sostituito con la più rassicurante robiola. Voi però metteteci quello che vi pare, anche una ricotta asciutta potrebbe svolgere la stessa funzione, ma a me la ricotta non piace.
Ho poi sostituito la granella di nocciole prevista nella ricetta di Donna Moderna, con quella di mandorle, a me più congeniali e di cui le mie dispense sono sempre piene.
Mentre scrivo questo post però, ripenso a un flop esagerato che ho avuto due giorni fa con una ricetta che almeno all’apparenza e a detta della sua autrice era facile, veloce e di sicuro successo, mentre a me sono venuti fuori dei blob inguardabili di color bile marcia. Dovevano essere semplici flan di broccolo (ma perché è tanto difficile dire qualche parola in più e specificare il tipo di broccolo, o perlomeno, come faccio io, schiaffarcelo in sfondo nella foto?), ma leggendo gli ingredienti scritti, la percentuale di “latticino” già a naso mi pareva troppo scarsa: 100 grammi contro 500 di broccolo lesso. Follia. In foto un tortino color erba di primo taglio, nel mio piatto cacca di piccione. Li rifarò, perché io sono tignosa, ma al posto del broccolo per eccellenza, quello verde scuro, barese o siciliano, per capirsi, userò questo romanesco, dal colore più probabile per ottenere quello visto su Instagram (e che inizio a pensare fosse stata una foto di altro spacciata per flan di broccolo).
Per queste panne cotte monoporzione, ho utilizzato degli stampi da mini budini in materiale antiaderente, imitazione dei Nordic Ware che onestamente non mi posso permettere, ma non si sformavano bene. Vi consiglio di prepararle in stampini di silicone, se non volete nominare tutto il calendario dei santi.
2 Comments
Katia Zanghì
18 Novembre 2020 at 13:30
E se usassi il cavolfiore siciliano viola? Chissà se il colore permane…
Valentina
19 Novembre 2020 at 10:47
E fammi sapere se provi a cambiare il cavolo. Sono curiosa. Basta che hai modo di preservare il colore durante la lessatura