Queste pigne fanno parte della saga di ricette, come i funghi porcini di frolla, che ingannano l’occhio. Ma mentre per i funghi porcini di frolla si tratta di qualcosa che poi, una volta cotta, si mangia, con le pigne, tolti i pinoli, al massimo ci fai il fuoco. Quindi forse l’inganno durerà poco.
Ho preparato queste pigne di cioccolato, ricoperte di fiocchi al cacao, lo scorso inverno, quando erano un vero tormentone su Instagram. Come sapete, tendo a cedere poco ai tormentoni, perlomeno nel momento in cui sono in voga. Questo non vuol dire che magari non li preparo, perché resisto poco a qualsiasi tentazione in generale, ma non li pubblico.
La mia amica MariaRosaria mi ha chiesto giorni fa come io riesca a fare un bacino di accumulo di ricette, e le ho risposto che anche lei imparerà col tempo, ad essere meno smaniosa di pubblicare (lei mette anche due post al giorno, eresia!) le cose appena cucinate, e crearsi il bacino di sopravvivenza e di emergenza, in caso di momenti di noia, sfastidiamento e/o impossibilità a stare ai fornelli e di melt down creativo.
In questo momento io non sono in melt down creativo, sono solo stata malata, del male del secolo ed ho perso subito dopo (3 giorni dopo, per l’esattezza) un altro dei miei cagnoloni, Cinzia, per arresto cardiaco a seguito di un grappolo di improvvise crisi epilettiche. Di ricette nel bacino di sopravvivenza blog ne avrei anche, solo che non ho la forza di programmarle, la leggerezza mentale di mettermi a scrivere la ricetta meno che mai il fatterello iniziale. Mi sto assolutamente prendendo una pausa fisica, perché evidentemente sono satura. I prossimi giorni poi mi vedranno impegnatissima in un progetto editoriale di un anno con un partner commerciale, e sarò sempre più occupata e meno ai fornelli per me e più per loro. Ma ce la farò a non trascurarvi, promesso.
L’interno di queste pigne scenografiche e buonissime è una sorta di salame al cioccolato, più consistente, e modellabile con le mani come il pongo. Ci si crea una sorta di cono, con la base larga e che si stringe in cima, su cui si sistemano a raggiera i Choco Frosties o qualsiasi altro cereale al cioccolato in vendita in qualsiasi esercizio commerciale.
La voglia di portare avanti il blog in questi giorni misti di festa e dolore è davvero poca, come potrete ben immaginare, ma il mio amico Alessandro che con me utilizza il metodo del bastone e della carota, mi ha fatto notare che non pubblicare per un po’ di tempo dà la sensazione di un blog abbandonato, quando non è così.
Avrei voluto pubblicare queste pigne anche sui social, ma per il momento porterò avanti soltanto il blog. Per la condivisione social ci sarà tempo. E per giunta, sebbene io avessi creduto (erroneamente) che il boom di queste pigne fosse lo scorso anno, mai come questo dicembre le ho viste rifatte e pubblicate da chiunque. E quindi, avessi pubblicato anche lei mie sui social, si sarebbero perse nel mare magnum delle pigne dolci di cioccolato della blogosfera.
4 Comments
Sandra
30 Dicembre 2022 at 17:35
Bentornata. Bentornata. Sono una tua accanita lettrice e, anche se non ho mai lasciato un commento, ora sento di farlo. Ci sei mancata e sono stata in pensiero (si dice così) perché non eri mai stata così a lungo senza pubblicare un post, ma – al di là della malattia – so come ci si sente quando si perde un familiare a quattro zampe. Prenditi il tempo che ti ci vuole e poi torna con i tuoi post, con le tue comodissime ricette fatte con le cose “compre” del supermercato, con le utilissime spiegazioni per adattarle alla quotidianità, ma soprattutto con i tuoi sagaci e dannatamente sarcastici siparietti, che sono la parte più bella. I tuoi post mi ricordano i piccoli capitoli di vita familiare dello Zibaldino Italiano scritto da Giovannino Guareschi molti anni fa. Sarcasmo e ironia allo stato puro, sparando a zero sugli inutili e fuori tema commenti altrui.
Tiremm innanz!
Sandra
Valentina
30 Dicembre 2022 at 17:46
Oddio grazie. Davvero di cuore. Tornerò, promesso. E’ che sto lasciando che il lutto e il dolore mi attraversino. Perdere due cani in otto mesi è una cosa che ti dilania l’anima.
Stefy
7 Gennaio 2023 at 23:35
Bentornata, Valentina!
Anche io leggo il tuo blog (ti feci i miei complimenti già qualche mese fa) e il silenzio di queste settimane sinceramente ha fatto stare in pensiero anche me. Cerca di farti forza, cara!
A presto allora, con altre ricette originali e prefazioni simpatiche e schiette come te!
Valentina
8 Gennaio 2023 at 9:22
Grazie veramente di cuore anche a te. Sapere che nonostante il silenzio qualcuno mi legge, mi aspetta, mi capisce, si preoccupa per me, è una cosa che fa piacere sapere.