La Pizza di Pasqua, o Torta di Pasqua che sarebbe il nome originale umbro di questo golosissimo preparato, è una nuvola soffice e saporita che si offre a tavola il giorno di Pasqua.
Spesso mi è capitato a partecipare a feste più o meno importanti in Umbria e a volte la ho trovata anche affettata e tagliata a spicchi, come si usa fare per il Panettone Gastronomico, condita con affettati locali o di cinta senese e formaggi altrettanto saporiti. Ma non la avevo mai apprezzata bene perché, in ognuno di quei casi, all’interno i formaggi non erano grattugiati, come invece avviene in questa ricetta che segue, ma oltre a quelli c’erano anche pezzetti di formaggio interi, che al palato mi “disturbavano” e che, a mio giudizio, andavano ad interferire col sapore già di suo buonissimo, di questo lievitato.
A dire la verità non mi ero mai cimentata con questa preparazione fino a 3 anni fa, proprio perché il mio unico ricordo di una Pizza di Pasqua non era proprio stato positivo. Però tre anni fa ci fu un evento che divise il web e i foodblogger, e che è una cosa che puntualmente si verifica ogni anno, ogni mese, ogni giorno.
Se si fosse tutti persone oneste, sincere, prive di malizia, non costerebbe nulla citare le fonti da cui le ricette vengono prese. Ci sono persone che rifanno una ricetta e pensano che basti cambiare 5 grammi di burro contro gli 8 della ricetta originale, o sostituire il basilico con l’origano, per fare di una ricetta qualcosa di proprio. Io forse sono davvero una delle pochissime persone che addirittura tagga la blogger di turno, finanche per l’ispirazione fotografica che mi ha dato vedendo i propri lavori, anche se magari la ricetta fatta non è quella.
Ad ogni buon conto fu proprio questa Torta di Pasqua il pomo della discordia, e mi incuriosii andandola a cercare all'”epicentro“, quindi sul blog di Paola Lazzari che, insieme ad Ornella Mirelli, scrive e gestisce Ammodomio. Fu lì che vidi quella Torta di Pasqua, presente sul Forum di Cucina Italiana fin dal lontano 2007, che finalmente non aveva quei pezzi semi sciolti di Formaggi e decisi perciò di provarla. Ebbene da quel momento sono tre anni che è sempre presente sulla mia tavola di Pasqua, anche se non ho nessun invitato.
Come Paola Lazzari consiglia, la torta prima di essere affettata deve riposare in un sacchetto di plastica almeno 3 giorni, affinché i sapori si amalgamino bene. Quest’anno la Pasqua cade il 1 di Aprile perciò va preparata intorno al 27 marzo p.v.
Si mangia accompagnata dai classici companatici tipici della Pasqua e della Pasquetta, salame, affettati possibilmente umbri o toscani, come la finocchiona, uova sode e formaggi. Io amo mangiarci il Marzolino, ad esempio. E se riesco, a seconda di come cade la Pasqua, ci aggiungo anche delle favette fresche crude.
1 Comments
Mara
12 Novembre 2021 at 12:26
Ciao Valentina, sono d’accordissimo con te! Un po’ di onestà non toglie nulla se da parte tua ci metti sostanza, ma, purtroppo, c’è troppa superficialità nel web dove le immagini contano davvero troppo. In questa pizza di pasqua io ci farei un bel pisolino post prandiale sotto un bell’albero proprio dopo un bel pranzo pasquale all’aria aperta, un piacere della vita! Un abbraccio da Barcellona, Mara