Ogni anno, nel mondo dei blog, c’è un tormentone, una ricetta che non hai neanche bisogno di salvare nei preferiti del computer, perché tanto sai bene che anche se peschi in un blog dal mucchio a occhi chiusi, la trovi anche lì. Quest’anno, complice probabilmente anche Pinterest che da anni ci propone pizze con “crust” diverse, e per i vegani e per i celiaci, il tormentone sono le pizzette di melanzana.
Ricetta di una facilità imbarazzante, ai limiti del ridicolo e che almeno a me ha fatto chiedere “la metto sul blog o faccio solo un post con la ricetta/non ricetta sulla pagina Facebook“?… Poi il blog ha vinto, è pur sempre il mio raccoglitore ad anelli virtuale dove ci sono tutte le ricette di famiglia o le pietanze che preparo e (ahimé) mangio.
Non sono mai stata invogliata a preparare quella pizza con crosta di broccoli o cavolfiore, che impazzava qualche tempo fa. Mangio i broccoli e mangio il cavolfiore, ma la pizza è pizza. Dovrebbe esser pizza anche nel caso della melanzana, per l’amor di Dio, ma almeno la melanzana come base, con pomodoro, basilico e mozzarella, dà vita alla parmigiana, che è tra le cose più buone del mondo, sicché ho voluto provarle. Anche se la melanzana per la parmigiana va fritta, stavolta tollero la cottura in forno.
A dirla tutta le versioni in giro sui blog di queste pizzette sono tante. C’è chi non precuoce la melanzana, chi la griglia prima di farcirla e poi la passa in forno. I rischi sono tanti, dall’avere una melanzana grondante di acqua all’avere invece una suola di scarpe condita al gusto pizza. Io ho seguito le istruzioni del Cucchiaio.it, che mi hanno convinta di più. Tre cotture, della melanzana prima da sola, della melanzana con la salsa di pomodori e poi in ultimo un passaggio in forno con la mozzarella, e ho ottenuto delle pizzette buonissime e perfette, morbide ma non “mosce”, umide ma non bagnate.